Gli avversari
Schelling e altri appoggiati dal governo prussiano, si pongono come avversari ideologici dell'Hegelismo fin da prima della sua morte. Ecco alcune loro tesi e motivazioni
Ogni limitazione costituzionale del potere monarchico diventa assolutizzazione delle istituzioni politiche a danno della personalità degli individui:
il grande errore della filosofia hegeliana è nel sostenere che
il tutto è meglio di una parte
Schelling , antidemocratico e antiliberale, confuta la "filosofia negativa" hegeliana sul piano filosofico.
Il '48 è visto come sconfitta indiretta della filosofia hegeliana
la "filosofia positiva" di Schelling (conservatore) vorrebbe
allontanare gli intellettuali dalle classi popolari
per sventare il pericolo del socialismo
Le convinzioni legittimistiche di Schelling rimangono dunque immutate, ma lo spettro della rivoluzione sociale modifica i termini della sua riflessione politica fino a fargli accettare un'alleanza con una borghesia che, però abbia abbandonato le "fantasticherie liberali e democratiche".
Come abbiamo visto i discepoli di Hegel, si divisero in due (o tre) gruppi che si contestavano vicendevolmente
Rosenkranz Prende posizione
sia contro la destra
sia che contro la sinistra hegeliana
definisce se stesso il maggior rappresentante di una posizione di centro.
Destra hegeliana: costituita prevalentemente da "vecchi discepoli", cioè gli allievi più fedeli del pensiero di Hegel
La filosofia di Hegel è pienamente compatibile col cristianesimo
L’Idea ha trovato la sua realizzazione finale nello stato prussiano
Sinistra hegeliana
STRAUSS, BAUER, HEINE, STIRNER
anche Feuerbach e Marx fanno parte della sinistra hegeliana; li studieremo più a fondo in un corso a parte
Il cristianesimo dopo Hegel non ha più ragione di esistere
Il progresso storico era destinato a procedere indefintamente
La religione cristiana non è altro che la mitizzazione dell’insegnamento di Gesù ad opera di un popolo piuttosto incolto…
Bruno Bauer
Il cristianesimo è una sintesi di varie religioni.
Il cristianesimo (dio incarnato) libera l’uomo dall’alienazione in un Dio trascendente
L’uomo è irripetibile individualità, e misura di tutte le cose (Protagora).
L’io singolo è "volontà di potenza".
Ludwig Feuerbach e Karl Marx.(li studieremo nella prossima unità didattica)
L’idealismo dopo Hegel
Dopo Hegel, l'idealismo, si diffuse in tutto il mondo e fu al centro dell'interesse di molti autori anche nel '900.
Anche oggi l'idealismo è studiato e discusso e continuano a fiorire le ricerche su Hegel, in particolare sui manoscritti, fonte di nuove ipotesi e scoperte.
Noi accenneremo sinteticamente a
Italia
Russia:
Bakunin (Anarchico - applica l’hegelismo alla teoria della Rivoluzione)
Inghilterra:
Bradley (Neoidealismo)
Vita di Benedetto Croce (1866 - 1952)
Nato a Pescasseroli (L'Aquila), perse i genitori e la sorella, vittime del terremoto di Casamicciola, e visse da allora presso lo zio Silvio Spaventa, patriota del Risorgimento e uomo politico.
Interrotti gli studi di giurisprudenza all'Università di Napoli, si dedicò per tutta la vita ai suoi studi:
ricerche erudite
estetica e arte
filosofia
riflessione storiografica
e critica letteraria .
Fu antifascista in Italia e durante il fascismo. Fu dapprima amico e poi oppositore di Giovanni Gentile.
Pubblicò il manifesto degli intellettuali antifascisti in opposizione a quello degli intellettuali fascisti di Giovanni Gentile...
«tra il 1925 e il 1940 [egli] fu coscienza morale dell'antifascismo italiano, non tanto come restauratore dell'idealismo [...j quanto come filosofo della libertà» (Bobbio)
con gli studi e i saggi, ma anche attraverso la rivista «La Critica» pubblicata ininterrottamente come bimestrale dal 1903 al 1944:
il suo prestigio intellettuale ne rese impossibile al fascismo la soppressione.
Anche se la sua vita fu tutta dedicata agli studi (non era laureato), ricoprì importanti cariche politiche
nel 1920 Croce fu ministro della Pubblica Istruzione in un governo Giolitti.
Quando gli proposero di fare il presidente del partito liberale dapprima rispose che partito liberale è una contraddizione in termini perché in un paese civile tutti i partiti debbono essere liberali, piu cambiò idea ed accettò la carica.
Partecipò ai governi Badoglio e Bonomi e all'Assemblea Costituente.
Mori a Napoli nel 1952.
Per approfondire > vita
Sintesi della filosofia Crociana
Spirito: le maggiori critiche ad Hegel riguardano il fatto che il filosofo tedesco, secondo Croce confuse
opposti (bello/brutto) e distinti (gradi/forme dello Spirito)
teoretica (Arte/filosofia) e pratica (Economia ed etica)
Ecco sinteticamente qualche altro pensiero tratto dalla filosofia di Benedetto Croce
Arte: Totale autonomia intellettuale, libera e disinteressata. deve essere autonoma anche da edonismo, utilitarismo e morale. Un'opera d'arte non deve avere secondi fini.
L’arte è sintesi a priori di sentimento (materia) e intuizione (forma) è espressione
Paradosso: Croce enfatizza la forma dell’opera d’arte ma non dà alcuna importanza alla tecnica…
Economia: Pseudo - concetti ed errori. La forma economica accoglie l’irrazionale. Forma pratica elementare
Etica: Né Naturale (empiristi, che perde di vista i fini generali) né formale (Kant, che pecca di astrattezza) l’etica deve caratterizzarsi come attuazione dello spirito, quindi connessione tra razionalità e tendere all’emancipazione ed al progresso dell’uomo
Diritto: Diritto = utilità e forza. Il diritto è amorale. (es: il diritto di un’associazione a delinquere è l’insieme di norme...). Anche la politica deve mantenere la sua autonomia nei riguardi dell’etica.
Stato: Rapporto dialettico di forza e consenso. Il liberalismo crociano è una concezione del mondo e un modello di vita. La miglior forma di stato è quella liberale. (dove, contrariamente a quanto avviene negli stati forti, l’opposizione è necessaria)
Teoria crociana della storia
La storia non è
cronaca (non è ricordata ma pensata).
né filosofia (la quale fornisce i mezzi alla storia… Più tardi cambierà idea)
e neppure aneddotica (non fatti personali ma espressione di valori assoluti)
La storia è
contemporaneità (collegata al presente (Nietzsche)),
positività (ha una sua logica),
concretezza (non principi astratti),
giustificazione (Non giustiziera ma giustificatrice),
progresso (non superficiale ottimismo come i positivisti, né meccanicismo triadico come in Hegel e Marx ma imprevedibile, mai scontato (Bergson?))
e libertà (vero scopo della storia)
Giudizio sempre storico - Contemporaneo - - Razionalità - Filosofia = metodo della storia
Storicismo assoluto: L’ultimo Croce (“La storia come pensiero e come azione”), definisce così la propria filosofia: pensiero e storiografia sono l’aspetto teorico e azione e storia sono l’aspetto pratico della creatività dello Spirito.
Vita di Giovanni Gentile (1875-1944)
Nato a Castelvetrano nel 1875.
Docente a Palermo dal 1906 al 1914; passò poi a Pisa alla cattedra di filosofia teoretica; nel 1915 partecipò attivamente al Comitato pisano di preparazione e mobilitazione civile, secondo i principi espressi ne "La filosofia della guerra" (1914).
Nel 1919 venne chiamato all'Università di Roma; dal 1920 diresse il Giornale critico della filosofia italiana e numerose collane di classici e di testi scolastici; dal 1922 al 1924 fu ministro della Pubblica Istruzione e legò al suo nome la riforma della scuola. 1925 al 1944 diresse l'Enciclopedia Italiana.
A conclusione di quanto aveva scritto e fatto nel decennio precedente, nel 1923 si iscrisse al partito fascista, adoperandosi per dargli un programma ideologico e culturale: primo atto di questo suo impegno fu il "Manifesto degli intellettuali del fascismo" (1925), a cui Croce rispose con un contromanifesto che da allora rese insanabile il contrasto fra i due filosofi.
Gentile tentò di giustificare il fascismo come continuazione necessaria del Risorgimento.
Negli ultimi anni del fascismo Gentile tentò di porsi al di sopra dei contrasti con un nuovo programma di unità nazionale ("Discorso agli Italiani", 1943).
Fu ucciso dai partigiani fiorentini il 15 aprile del 1944 in quanto considerato uno dei maggiori responsabili del regime fascista.
Per approfondire > vita
Croce - Gentile
Ecco uno schematico paragone tra i due più famosi idealisti italiani del 900
Somiglianze
Costruirono il loro sistema a partire da una «riforma dell'hegelismo»;
Dedicarono i primi studi giovanili al pensiero di Marx;
Interessi teoretici e storico-filosofici;
Differenze
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Benedetto Croce |
Giovanni Gentile |
Studi e cariche |
non si laureò |
prestigioso esponente del mondo accademico, occupando cattedre universitarie a Palermo Pisa e Roma; |
Fascismo |
Dopo un'iniziale adesione al fascismo rifiuta di assumere cariche pubbliche nel primo gabinetto Mussolini. Dopo il delitto Matteotti, rompe i suoi rapporti con il Partito Nazionale Fascista ed aderisce al Partito Liberale italiano. Manifesto degli intellettuali antifascisti |
sempre fedele al fascismo, anche dopo la caduta del regime. Gli furono attribuiti molti importanti incarichi. Manifesto degli intellettuali fascisti |
Arte, religione e filosofia |
l'arte, per essere tale deve essere disinteressata, va tenuta distinta da etica. politica e morale. L'arte con fini edificanti o politici o morali è brutta arte. Arte, religione e filosofia vanno tenute distinte, separate. |
L’arte è il prodotto di un sentimento soggettivo, ma è anche è un atto sintetico che coglie tutti i momenti della vita dello spirito. la dialettica dell’atto puro si attua nella opposizione tra la soggettività rappresentata dall’arte (tesi) e l’oggettività rappresentata dalla religione (antitesi) cui fa da soluzione la filosofia (sintesi). |
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Sintesi della filosofia Gentiliana
Ecco, in forma schematica, alcuni concetti - chiave della filosofia gentiliana.
Attualismo: Non dialettica del pensabile ma del pensante. - Non c’è realtà al di fuori del soggetto che pensa nell’atto in cui pensa - Il soggetto trascendentale (pensiero in atto, Io universale o assoluto) è spirito e autocreazione (Autoctisi). Lo spirito è assoluta libertà, l’oggetto o l’essere è necessità
Arte: Il momento della pura soggettività spirituale. Mondo fantasticato soggettivamente. Sentimento che l’Io ha nella sua propria soggettività. (?!)
Religione:
Momento di oggettività. Negazione del soggetto nell’oggetto.
Eteroctisi (eterocreazione, la creazione è opera di qualcosa di esterno all'uomo, dio).
Rivelazione e non posizione dell’oggetto da parte del soggetto.
La religione è una filosofia inferiore.
La buona volontà religiosa non è creazione ma grazia.
Scienza: Oggettività (anche nella scienza l’oggetto è presupposto al soggetto) - Il mondo scientifico è Dogmatismo. Il la realtà naturale non è che immobilità e meccanicismo
Diritto e Stato:
La dialettica volente / voluto è identica alla dialettica pensante / pensato.
Non c’è distinzione tra pensiero e volontà.
Il pensiero è infinita volontà creatrice. Quindi
Non c’è distinzione tra privato e pubblico.
Assoluta universalità dello stato.
La vera democrazia non pone limiti al potere dello stato.
La libertà sta proprio nella realizzazione della volontà universale...
Filosofia, educazione e scuola:
Educatore ed educando sono un’unica realtà.
L’atto educativo è atto d’amore, in cui l’educatore abbassandosi s’innalza.
Educatore ed educando ripensano l’unica verità che li supera entrambi.
Critica alla distinzione tra contenuti e forme e ai metodi educativi: chi sa, chi è uomo è anche educatore.
Liceo elitario
La scuola popolare può essere anche affidata magari ai preti,
ma il liceo e l’università devono essere gestiti dallo stato
Per approfondire > G.Gentile
Gentile, l'eticità e la giustificazione del fascismo
Il risorgimento fu un primo passo verso l'identificazione tra singolo e stato
i singoli sacrificarono i loro interessi personali per costruire la Nazione, la Patria
Il fascismo è la necessaria continuazione del risorgimento
Lo stato è l'unificazione dei singoli soggetti, delle persone
gli interessi profondi di ciascuno coincidono con la "missione" storica dello stato
il massimo della libertà dell'individuo coincide con la massima forza dello stato
il singolo trova la sua libertà partecipando, acconsentendo alle decisioni dello stato.
il consenso deriva dall'identificazione tra individuo e Stato
Qualsiasi mezzo può essere utilizzato per creare il consenso, anche la forza
Non c'è distinzione tra sfera pubblica e privata come, ad esempio, nello stato liberale.
Per approfondire > unità di spirito e stato