Contro Hegel

Premessa 

 

Più che una lezione qualche spunto su ciò che è stato scritto contro Hegel.

Cominciamo con qualche aforisma

“La filosofia di Hegel fu un’indagine di pensiero così profonda da risultare in massima parte incomprensibile” J. H. Stirling

“Se mai vi venisse voglia di ottundere le facoltà mentali di un giovane… non avete nient’altro di meglio da fare che fargli leggere Hegel”

(A. Shopenhauer)

"Egli è uno scrittore indigeribile e, come anche i suoi più ardenti apologisti devono ammettere, il suo stile è "indiscutibilmente scandaloso". E, per quanto riguarda il contenuto dei suoi scritti, egli è eccelso solo nella sua eccezionale mancanza di originalità. Non c'è nulla negli scritti di Hegel che non sia stato detto meglio prima di lui. Non c'è nulla nel suo metodo apologetico che non sia stato preso a prestito dai suoi predecessori apologetici.[...]

E tutta la vicenda di Hegel non sarebbe certo degna di essere riferita, se non fosse per le sue più sinistre conseguenze, che mostrano quanto facilmente un clown possa diventare un "creatore di storia". (K. Popper)


Contro Hegel

 

Durante e dopo la vita di Hegel alcuni autori si schierarono contro di lui e criticarono la sua filosofia. In particolare abbiamo già parlato di


Per approfondire > Hegelismo e antihegelismo


Schelling contro Hegel

 

Abbiamo già visto che Schelling e altri appoggiati dal governo prussiano, si posero come avversari ideologici dell'Hegelismo fin da prima della sua morte. 

Con la pretesa di spiegare ogni cosa con la sola ragione, le filosofie negative studiano le essenze, ciò che è necessariamente.

Il più grande cui errore di Hegel è la pretesa di dedurre l'esistenza delle cose dalla loro essenza. Partendo dall'essenza delle cose non si arriva all'esistenza del mondo.

Cerca di ricordare queste cose quando studieremo l'ESISTENZIALISMO, e Kierkegaard.


Feuerbach   contro Hegel

 

Secondo Feuerbach (sinistra hegeliana), Hegel esagerava con la sua tendenza a divinizzare le forme superiori dello spirito (arte, religione e filosofia) ponendole fuori dal tempo.

Egli criticava, inoltre


Stirner

 

Max Stirner (Bayreuth I806 - Berlino I856) rifiuta ogni conversione umanistica e immanentistica dei contenuti teologici: l'Autocoscienza assoluta, l'Umanità, la Società, il liberalismo e il socialismo sono nuovi feticci che alienano l'uomo.

Ogni ideale che pretenda di subordinare l'individuo è una forma patologica di ossessione e di pregiudizio che si traduce nella schiavitù delle gerarchie, sia che esse si appellino a Dio oppure al dovere e all'altruismo sociale. La libertà autentica non ha altro principio, centro e fine che l'io singolo.

 


Per approfondire > Stirner


Benedetto Croce

Il risultato di questa confusione è pericoloso e brutto.

Alcuni esempi:

Ricordi la distinzione di Schelling e degli esistenzialisti tra essenza ed esistenza? Anche qui qualcosa di teoretico e razionale va separato da qualcosa di pratico e non necessariamente razionale...

 


 

Karl Popper

 

Concluderemo questa breve carrellata con un altro famoso autore del '900: Karl Popper, che, contro Hegel scrisse pagine di fuoco.

Per Popper Hegel, sostenitore del carattere assoluto dello stato e della priorità del gruppo rispetto all'individuo fu


Per approfondire > Popper


Per Popper

“Noi abbiamo tre mondi:

  1. il primo è il mondo degli enti fisici (la natura, il mondo, l’universo);

  2. il secondo è il mondo dello spirito, delle coscienze;

  3. il terzo mondo, è quello dell’arte e della produzione dell’uomo, è il mondo di tutto ciò che fa l’uomo.

I primi due mondi non sono atti per noi e quindi noi non li possiamo padroneggiare. Solo il terzo mondo è tutto nostro, perché solo questo riguarda la produzione dell’uomo.”

 


Per completare il discorso ecco la quarta lezione del corso precedente  (dopo Hegel)

Se la ricordi bene puoi passare direttamente al prossimo corso

 


Quattro gruppi 

Dopo Hegel molti filosofi e uomini di cultura fanno riferimento alla sua filosofia in vari modi.

  1. Gli anti-hegeliani sostenitori della superiorità della scienza: Positivismo

    • (lo studieremo in seguito).

  2. Gli avversari: Schelling e altri appoggiati dal governo prussiano

  3. I grandi contestatori, che valorizzano sentimenti, fede o irrazionalità:

    • subito Shopenhauer e Kierkegaard,

    • cui si aggiungeranno Nietzsche e molti altri.

      • (Li studieremo a fondo più avanti...)

  4. I discepoli , che si divisero in due (o tre) gruppi che si contestavano vicendevolmente. Li divideremo in tre gruppi:


Gli avversari

Schelling e altri appoggiati dal governo prussiano, si pongono come avversari ideologici dell'Hegelismo fin da prima della sua morte. Ecco alcune loro tesi e motivazioni


I discepoli: Rosenkranz e la destra

Come abbiamo visto i discepoli di Hegel, si divisero in due (o tre) gruppi che si contestavano vicendevolmente


Sinistra hegeliana

STRAUSS, BAUER, HEINE, STIRNER

David Federico Strauss

Bruno Bauer

Max Stirner

 Ludwig Feuerbach e Karl Marx.(li studieremo nella prossima unità didattica)


L’idealismo dopo Hegel 

Dopo Hegel,  l'idealismo,  si diffuse in tutto il mondo e fu al centro dell'interesse di molti autori anche nel '900.

Anche oggi l'idealismo è studiato e discusso e continuano a fiorire le ricerche su Hegel, in particolare sui manoscritti, fonte di nuove ipotesi e scoperte.

Noi accenneremo sinteticamente a


Vita di Benedetto Croce (1866 - 1952)

ritrattoNato a Pescasseroli (L'Aquila), perse i genitori e la sorella, vittime del terremoto di Casamicciola, e visse da allora presso lo zio Silvio Spaventa, patriota del Risorgimento e uomo politico.

Interrotti gli studi di giurisprudenza all'Università di Napoli, si dedicò per tutta la vita ai suoi studi:

Fu antifascista in Italia e durante il fascismo. Fu dapprima amico e poi oppositore di Giovanni Gentile.

Pubblicò il manifesto degli intellettuali antifascisti in opposizione a quello degli intellettuali fascisti di Giovanni Gentile...

Anche se la sua vita fu tutta dedicata agli studi (non era laureato), ricoprì importanti cariche politiche

Mori a Napoli nel 1952.


Per approfondire > vita


Sintesi della filosofia Crociana  

Spirito: le maggiori critiche ad Hegel riguardano il fatto che il filosofo tedesco, secondo Croce confuse

Ecco sinteticamente qualche altro pensiero tratto dalla filosofia di Benedetto Croce

 

Arte: Totale autonomia intellettuale, libera e disinteressata. deve essere autonoma anche da edonismo, utilitarismo e morale. Un'opera d'arte non deve avere secondi fini.

L’arte è sintesi a priori di sentimento (materia) e intuizione (forma) è espressione

Paradosso: Croce enfatizza la forma dell’opera d’arte ma non dà alcuna importanza alla tecnica…

Economia: Pseudo - concetti ed errori. La forma economica accoglie l’irrazionale. Forma pratica elementare

Etica: Né Naturale (empiristi, che perde di vista i fini generali) né formale (Kant, che pecca di astrattezza) l’etica deve caratterizzarsi come attuazione dello spirito, quindi connessione tra razionalità e tendere all’emancipazione ed al progresso dell’uomo

Diritto: Diritto = utilità e forza. Il diritto è amorale. (es: il diritto di un’associazione a delinquere è l’insieme di norme...). Anche la politica deve mantenere la sua autonomia nei riguardi dell’etica.

Stato: Rapporto dialettico di forza e consenso. Il liberalismo crociano è una concezione del mondo e un modello di vita. La miglior forma di stato è quella liberale. (dove, contrariamente a quanto avviene negli stati forti, l’opposizione è necessaria)


Teoria crociana della storia

La storia non è

La storia è

Giudizio sempre storico - Contemporaneo - - Razionalità - Filosofia = metodo della storia

Storicismo assoluto: L’ultimo Croce (“La storia come pensiero e come azione”), definisce così la propria filosofia: pensiero e storiografia sono l’aspetto teorico e azione e storia sono l’aspetto pratico della creatività dello Spirito.


Vita di Giovanni Gentile (1875-1944)

ritrattoNato a Castelvetrano nel 1875.

Docente a Palermo dal 1906 al 1914; passò poi a Pisa alla cattedra di filosofia teoretica; nel 1915 partecipò attivamente al Comitato pisano di preparazione e mobilitazione civile, secondo i principi espressi ne "La filosofia della guerra" (1914).

Nel 1919 venne chiamato all'Università di Roma; dal 1920 diresse il Giornale critico della filosofia italiana e numerose collane di classici e di testi scolastici; dal 1922 al 1924 fu ministro della Pubblica Istruzione e legò al suo nome la riforma della scuola. 1925 al 1944 diresse l'Enciclopedia Italiana.

A conclusione di quanto aveva scritto e fatto nel decennio precedente, nel 1923 si iscrisse al partito fascista, adoperandosi per dargli un programma ideologico e culturale: primo atto di questo suo impegno fu il "Manifesto degli intellettuali del fascismo" (1925), a cui Croce rispose con un contromanifesto che da allora rese insanabile il contrasto fra i due filosofi.

Gentile tentò di giustificare il fascismo come continuazione necessaria del Risorgimento.

Negli ultimi anni del fascismo Gentile tentò di porsi al di sopra dei contrasti con un nuovo programma di unità nazionale ("Discorso agli Italiani", 1943).

 Fu ucciso dai partigiani fiorentini il 15 aprile del 1944 in quanto considerato uno dei maggiori responsabili del regime fascista.


Per approfondire > vita


Croce - Gentile

Ecco uno schematico paragone tra i due più famosi idealisti italiani del 900

Somiglianze

Differenze

 

 

Benedetto Croce

Giovanni Gentile

Studi e cariche

non si laureò

prestigioso esponente del mondo accademico, occupando cattedre universitarie a Palermo Pisa e Roma;

Fascismo

Dopo un'iniziale adesione al fascismo rifiuta di assumere cariche pubbliche nel primo gabinetto Mussolini. Dopo il delitto Matteotti, rompe i suoi rapporti con il Partito Nazionale Fascista ed aderisce al Partito Liberale italiano. Manifesto degli intellettuali antifascisti

sempre fedele al fascismo, anche dopo la caduta del regime. Gli furono attribuiti molti importanti incarichi. Manifesto degli intellettuali fascisti 

Arte, religione e filosofia

l'arte, per essere tale deve essere disinteressata, va tenuta distinta da etica. politica e morale. L'arte con fini edificanti o politici o morali è brutta arte.

Arte, religione e filosofia vanno tenute distinte, separate.

L’arte è il prodotto di un sentimento soggettivo, ma è anche è un atto sintetico che coglie tutti i momenti della vita dello spirito.

la dialettica dell’atto puro si attua nella opposizione tra la soggettività rappresentata dall’arte (tesi) e l’oggettività rappresentata dalla religione (antitesi) cui fa da soluzione la filosofia (sintesi).

 

 

 


Sintesi della filosofia Gentiliana

Ecco, in forma schematica, alcuni concetti - chiave della filosofia gentiliana.

Attualismo: Non dialettica del pensabile ma del pensante. - Non c’è realtà al di fuori del soggetto che pensa nell’atto in cui pensa - Il soggetto trascendentale (pensiero in atto, Io universale o assoluto) è spirito e autocreazione (Autoctisi). Lo spirito è assoluta libertà, l’oggetto o l’essere è necessità

Arte: Il momento della pura soggettività spirituale. Mondo fantasticato soggettivamente. Sentimento che l’Io ha nella sua propria soggettività. (?!)

Religione:

Scienza: Oggettività (anche nella scienza l’oggetto è presupposto al soggetto) - Il mondo scientifico è Dogmatismo. Il la realtà naturale non è che immobilità e meccanicismo

Diritto e Stato:

Filosofia, educazione e scuola:


Per approfondire > G.Gentile


Gentile, l'eticità e la giustificazione del fascismo 

Il risorgimento fu un primo passo verso l'identificazione tra singolo e stato

Il fascismo è la necessaria continuazione del risorgimento

Lo stato è l'unificazione dei singoli soggetti, delle persone

Non c'è distinzione tra sfera pubblica e privata come, ad esempio, nello stato liberale.


Per approfondire > unità di spirito e stato