Idealisti e Romantici
Romanticismo filosofico
Parlerai (o hai già parlato) di Romanticismo i tutte le materie umanistiche: Storia, Storia dell'Arte, Lingue straniere, Italiano e Filosofia.
Le varie lezioni ed esercitazioni si completeranno a vicenda.
A volte ti giungeranno messaggi complessi o contraddittori, non ti preoccupare, come vedremo presto il Romanticismo è un fenomeno complesso e contraddittorio.
Con me
in Storia dovresti aver già sentito qualche cenno al romanticismo nazionalistico della seconda metà dell'ottocento
in Filosofia studierai l'idealismo romantico tedesco (inizio '800) e faremo solo qualche cenno, per completezza, al resto del mondo ed alla seconda metà del secolo.
Un fenomeno variegato
Più che un movimento filosofico o letterario il Romanticismo è un modo di vedere la vita (way of life), in cui convivono aspetti anche opposti come
il "liberalismo" e la "restaurazione"
la religione della libertà e il ritorno alla fede dogmatica del Cristianesimo;
il Titanismo e il vittimismo;
la reazione e la rivoluzione;
il realismo e il poetico.
da una parte tende alla concretezza, ad una visione reale, storica (Manzoni); dall’altra all’indefinito, al vago (Leopardi).
C'é chi propone la seguente distinzione (Bosco)
scuola romantica, che ha regole precise
sensibilità romantica, complessa e a volte contraddittoria.
Non è molto facile definire le date d'inizio e fine di questo fenomeno:
nel 1800 è legato all'Illuminismo settecentesco
nella seconda metà del secolo si può parlare di romanticismi nazionali
sfocerà nel Naturalismo, nel Verismo e nel Decadentismo.
Per saperne di più > romanticismo
Sturm und drang (1779 – 1780)
Il Romanticismo è preceduto dal movimento detto Sturm und Drang, letteralmente "Tempesta e passione", che ne anticipa alcuni importanti tematiche.
Gli Sturmer
Sono intellettuali che prediligono temi a tinte fosche e descrizioni di forti sentimenti.
Si scagliano contro
l’illuminismo
gli ideali borghesi,
il capitalismo,
l’empirismo
la fede nel progresso.
Si nota in loro un inconfondibile influsso di Rousseau.
Per gli Sturmer il genio, il titano e non il progresso determinano il destino del mondo.
Per saperne di più > definizione | sturm und drang
Kant romantico?
Kant anticipa alcuni temi del Romanticismo, in altre parole per alcune sue intuizioni può essere considerato come predecessore dei Romantici.
Io legislatore della natura: "é come se..."
La ragione si dibatte tra
bisogno del soprasensibile
e consapevolezza dell’illusorietà del sapere metafisico
La vita è lotta contro l'asservimento alla natura per la conquista della libertà spirituale
La critica del giudizio si occupa di sentimento, bellezza...
D'altra parte alcuni temi della sua filosofia sono stati considerati dai Romantici come delle sfide, dei limiti da superare.
I limiti da lui imposti alla ragione
Il noumeno
Per saperne di più > Saggio di Antonio Gargano
Cerca la parola romantico col comando> modifica> trova (ctrl F)
IL FALLIMENTO DELLA RIVOLUZIONE FRANCESE
Premesse
La rivoluzione, tanto attesa dagli Sturmer, diede il potere alla borghesia, con la sua ipocrisia e meschinità - e non agli eroi o al popolo.
Napoleone, poi,
aiutato dalla massoneria e dall’alta finanza,
assoggettò l’Europa
e impose persone mediocri (suoi parenti) sui troni…
Il fallimento della rivoluzione e la restaurazione, infine, produssero significativi cambiamenti sia nella vita sociale sia in quella politica.
Effetti
Risveglio del sentimento religioso
Rivalutazione della tradizione
Scoperta e rivalutazione dell'irrazionale
Nazionalismo e nazionalità rimpiazzano il cosmopolitismo degli illuministi
Storia, arte e religione: reiette dall'Illuminismo, sono rivalutate dal Romanticismo
Per approfondire > Risorse varie
Temi del primo romanticismo
Ecco un elenco di temi tipici del primo romanticismo:
Natura L’uomo entra in rapporto con la natura in un modo misterioso che supera la logica matematica.
Molti poeti si scoprono filosofi della natura.
Studio della natura nel suo insieme, cosmologico.
Ricorda un po' i Presocratici e il tema che abbiamo chiamato physis e i naturalisti rinascimentali (Telesio, Leonardo, Bruno e Campanella)
ma l'interesse dei Romantici non è volto alla spiegazione di fenomeni...
Arte Mezzo privilegiato per penetrare nella conoscenza.
Per alcuni romantici l’arte è unica filosofia
Linguaggio Il linguaggio è creazione collettiva di un popolo nel corso della sua storia.
La lingua appartiene al mondo della natura e a quello dello spirito, anzi rappresenta la sintesi dei due mondi
Storia Riscoprire il passato.
Rapporto natura – storia.
La storia racconta la natura nel suo divenire.
Anticipazioni dell’evoluzionismo?
Rivalutazione del Medio Evo
Fede Natura, arte e storia sono manifestazioni del divino.
Per Federico Schleghel il cattolicesimo rappresenta la continuità nella tradizione.
Haman e Jacobi propongono un panteismo mediato dalla riscoperta dello spinozismo.
Giordano Bruno è riletto da Schelling con nuovo interesse
Amore Goethe, come Virgilio:
“Omnia vincit amor” passione che travolge anche i vincoli della morale e della religione.
Tornano di moda le “ragioni del cuore” di Pascal
Riscoperta di Spinoza Lessing e Jacobi.
Il “deus sive natura” spinoziano la natura è manifestazione estetica di Dio.
Contro Kant: l’ordine delle idee è l’ordine delle cose.
Per approfondire guarda sul libro (La parte introduttiva - pag 22 e successive)
Compito facoltativo:
Approfondisci una delle tematiche e componi un breve testo esplicativo che parta dalla citazione di una o più frasi di un autore.
DAL CRITICISMO ALL'IDEALISMO: REVISIONE DEL KANTISMO
Come abbiamo già visto alcune delle intuizioni kantiane furono considerate dai Romantici un ostacolo o un limite da superare. Ecco i due principali argomenti discussi dai Postkantiani:
potenza e impotenza della ragion pura.
progressivo superamento della netta separazione kantiana tra il mondo fenomenico e le cose in sé (la cosa in sé, il “limite” posto da Kant non poteva essere accettato dai romantici: quale impresa è più titanica del superamento di un limite insuperabile?)
Ecco alcuni filosofi postkantiani e, in sintesi, il contributo di ciascuno al superamento del kantismo. Puoi studiarli tutti o sceglierne uno e cercare di farti un'idea. Puoi servirti del libro o dei link che puoi raggiungere cliccando sul nome dei filosofi...
Postkantiani
Ecco alcuni filosofi postkantiani e, in sintesi, il contributo di ciascuno al superamento del kantismo.
Puoi studiarli tutti o sceglierne uno e cercare di farti un'idea. Puoi servirti del libro o dei link che puoi raggiungere cliccando sul nome dei filosofi...
< Herder Rivaluta la poesia popolare contro la poesia d’arte.
Propone un nuovo storicismo in chiave antifrancese.
La lingua distingue l’uomo dall’animale.
Il Cristianesimo è religione dell’umanità.
La storia è realizzazione del Cristianesimo.
Jacobi > Propone una Morale superiore (Basata su fede e ragione e non solo razionale come quella di Kant).
La libertà si rivela attraverso la fede.
La fede è una forma di sapere immediata.
L’intelletto è sapere mediato e dimostrativo
La ragione è intuizione del soprasensibile.
< Reinhold > La cosa in sé è un nihil negativum come la “materia inconoscibile”di Locke.
Come lo zero non rappresenta nessuna qualità ma è utilissimo per la comprensione delle quantità così il noumeno non è esperienza ma la rende più comprensibile
Conoscere è rappresentare. Il noumeno non è una "res"...
Schulze > Kant cade nello scetticismo (criticismo) perché non garantisce che la rappresentazione corrisponda alla realtà.
Il criticismo si ferma all’apparenza (non arriva fino al noumeno).
Un realismo che si basi sull’evidenza è dogmatico.
Non rimane che negare l’esistenza della cosa in sé
Per approfondire > idealismo romantico
HERDER e HUMBOLDT Passato, Medio Evo, Spirito del Cattolicesimo) Antichità classica neoumanesimo. Naturphilosophie
<GOETHE Con Virgilio: “Omnia vincit amor” la passione travolge anche i vincoli della morale e della religione. Sul libro puoi trovare alcuni interessanti aforismi di Goethe (nel capitolo dedicato alla Naturphilosophie)
NOVALIS>. Georg Philipp Friedrich von Hardenberg, detto Novalis. Minato da una salute incerta, avrà sempre l'ombra della morte addosso, conducendo una vita contrassegnata da passioni estreme e da una costante tensione "visionaria". Una particolarità del suo carattere è la sua volontà di ferro.
"Quando conferisco a ciò che é comune un senso più elevato, all'ordinario un aspetto misterioso, al noto la dignità dell'ignoto, al finito un'apparenza infinita lo romanticizzo". Il mondo deve essere "romanticizzato" vedendo nel particolare un valore universale e, viceversa, riconoscendo che l'universale si esprime sempre nel particolare. Ma per "romanticizzare" la realtà comune occorre guardarla con gli occhi della fantasia più che con quelli della ragione, tanto impiegati nel periodo illuministico.
< HöLDERLIN Nel suo romanzo, "Iperione" un giovane greco moderno, è affascinato dall'ideale di bellezza e di armonia della cultura greca antica. S'innamora perdutamente di una ragazza greca, Diotima. Combatte per la liberazione della Grecia dai Turchi, l'impresa fallisce e Diotima, che lo crede morto, si spegne lentamente, consunta dal dolore. A Iperione, che invece è salvo ma ferito, non rimane che pascersi del suo stesso dolore fino a giungere a ritrovare se stesso perdendosi nel Tutto.
"O natura santa! Io non
so cosa mi avvenga quando alzo i miei occhi dinnanzi alla tua bellezza, ma tutta
la gioia del cielo è nelle lacrime che piango innanzi a te, come l'amante alla
presenza dell'amata.
Tutto il mio essere ammutolisce e si tende, quando il soffio delicato dell'aria
gioca sul mio petto...
...Essere uno col tutto, questa è la vita degli dèi, questo è il cielo
dell'uomo."
Nell'identificarsi con l'anima dell'universo
il poeta è un mago. (L'idea kantiana dell'attività creatrice dello spirito
diventa anarchismo: ognuno costruisce il suo mondo)
< SCHLEGEL L'ironia, è un segno dell'inadeguatezza tra l'infinità dell'artista creatore, concepito come soggetto assoluto, e la finitezza dell'opera d'arte e del mondo fenomenico in cui essa si pone.
Riconosce il diritto della donna a cercare la propria realizzazione nella passione, che destò un grande scandalo, contribuì particolarmente all'emancipazione della donna che nella cultura romantica era non solo teorizzata, ma anche praticata e che Nietzsche detesterà e avverserà con tutte le sue forze.
Rivalutazione di un atteggiamento religioso che fa leva sul teismo, ossia su una concezione di Dio come persona e come vita.
SCHILLER > Anima bella La ragione si fa senso, la libertà si attua nel fenomeno, legge morale (soprasensibile) agisce sull'individualità...
< SCHLEIERMACHER> Religione come esperienza immediata del divino, sentimento di dipendenza del finito dall'infinito, Identità tra Pensiero e Essere, Ideale e Reale come presupposto del conoscere e dell'agire...
Per saperne di più > questo fascicolo | romantici
ti consiglio di dare anche uno sguardo alla parte introduttiva del libro di testo (da pagina 22) ed al capitolo che parla di filosofia della natura (Naturphilosophie).
Fichte
Nato a Rammenau (Dresda), famiglia povera.
Da bambino lo mandavano a sorvegliare le oche.
Un mecenate che spesso si fermava a parlare con lui, giudicandolo molto intelligente e precoce decise di pagargli gli studi
Sarà vero?
Studia
nel collegio di Pforta
scuola piuttosto severa,
poi a Jena e Lipsia
anche qui l'ambiente è molto serioso ma i corsi di studi non sono chiusi alle nuove idee...
Per guadagnarsi da vivere fa il precettore (Disponibilità di libri e viaggi in Svizzera e Germania...)
1793 Svizzera, (dove si sposa) conosce Rousseau
periodo giacobino - "Rivendicazione della libertà di pensiero dai principi d'Europa..."
Diritto dei popoli alla rivoluzione.
1792 Studia Kant e scrive il "Saggio di una critica di ogni rivelazione" che, pubblicato anonimo, viene scambiato per uno scritto di Kant. Sarà lo stesso kant a presentare il suo allievo, che diviene presto famoso
1794/99 Docente a Jena - elabora la prima dottrina della scienza "Sul concetto della dottrina della scienza o della cosiddetta filosofia" "Fondamento della dottrina della scienza" "Profilo delle particolarità della dottrina della scienza"
1799 Polemica sull'ateismo:
Fichte afferma che Dio non va inteso come persona metafisica ma come ordine del mondo,
accusato di ateismo si difende minacciando di andarsene con tutti i colleghi e studenti, alienando, così l’amicizia di Goethe...
Le sue dimissioni sono accettate,
tutti gli altri restano al loro posto.
Va a Berlino dove si guadagna da vivere con lezioni private
modifica la concezione di Dio.
Continui attacchi e polemiche con il circolo romantico
distacco da Schelling
Espulso dalla massoneria
1805/07 Docente ad Erlagen e a Konisberg (L’insegnamento è interrotto dalla IV coalizione contro Napoleone)
dal 1804
Porta a termine la seconda “Dottrina della scienza”
la versione più importante, che sarà pubblicata postuma
Scrive opere popolari:
"La missione del dotto",
"L'introduzione alla vita beata"
o politiche:
"Stato commerciale chiuso",
"Discorsi al-la nazione tedesca"
e fa conferenze di argomenti divulgativi che gli restituiscono la popolarità di un tempo. Impegno patriottico (discorsi).
Nel 1810 al culmine della popolarità diventa docente nella prestigiosa università di Berlino
periodo metafisico religioso: adesione al romanticismo
dopo due anni di contrasti con colleghi e studenti se ne và.
Muore di tifo nel 1814
Se qualcuno di questi punti non ti è chiaro aiutati col libro di testo e in futuro presta maggior attenzione alle lezioni...
Per saperne di più > Vita e opere
La filosofia deve diventare dottrina della scienza, dare al sapere principi e metodi.
Prima di tutto bisogna formulare un principio assolutamente primo e incondizionato, come proposero
Cartesio (chiaro e distinto)
e Kant (sintetico a priori).
L’intero sapere sarà quindi dedotto da tale principio.
Non dipende dalla logica che, tuttavia, trova in esso il suo fondamento.
Non può essere un FATTO (esperienza o coscienza);
deve essere un ATTO assolutamente libero:
l’AUTOPOSIZIONE DEL SOGGETTO.
Kant aveva dimostrato come
la ragion pratica
(imperativi e massime...)
superasse in qualche modo i limiti della ragion pura
(intuizione,intelletto e ragione...).
L’attualismo o attivismo fichtiano derivano da queste premesse.
Questo principio primo si articola in tre momenti, successivamente definiti principi
d'identità (tesi),
dell'antitesi
e della sintesi
Per approfondire > dottrina della scienza | brano
Prima di continuare cerchiamo di capire cos'è per Fichte l'Io
Se io prendo in considerazione un oggetto o un essere vivente, ad esempio il merluzzo, di solito intendo "qualsiasi merluzzo"
Sembrerei matto se pensassi che esiste un MERLUZZO, un "merluzzone" formato da tutti i merluzzi del mondo
Sembrerei matto anche de solo pensassi che sia possibile fondere due o più merluzzi in un supermerluzzo.
ma quando parlo di realtà spirituali, come l'io le cose cambiano
io può significare "qualsiasi autocoscienza"
oppure "l'idea di autocoscienza"
ma anche la somma del pensiero di due o più persone, il loro sapere collettivo, la loro cultura
o la somma di tutto il pensiero esistente
qualcosa di superindividuale
Se penso che esista una coscienza collettiva sembro ancora così matto?
In altre parole, più "filosofiche"...
L'"Io" è "egoità", pura forma della soggettività,
corrisponde all'Io penso di Kant, (ho detto Kant, non Cartesio...)
ma, in più, comprende i contenuti dell'esperienza
sul piano trascendentale...
ed è fondamento
sia della conoscenza
sia della morale.
Fichte si riferisce ad un "Io superindividuale", fatto di tutto il pensiero del mondo, o, almeno di quello di un gruppo di individui
Dottrina della scienza: il primo momento, la tesi
L'io di Fichte è quindi qualcosa di "superindividuale", fatto di tutto il pensiero del mondo, o, almeno di quello di un gruppo di individui
questo Spirito era o stava diventando autoconsapevole.
L'IO PONE SE STESSO
Principio d'identità: (A=A) tetico (tesi)
Per Kant
pensare non significa necessariamente essere
i talleri pensati non si scambiano con quelli veri
Bisogna distinguere e separare
intuizione
che elabora ciò che proviene dai sensi utilizzando spazio e tempo
da intelletto
che elabora i concetti con le categorie ed altri strumenti intellettuali,
Fichte risponde che il principio d’identità,
applicato ad una realtà diversa dall’Io
non ne implica l'esistenza
se penso 1000 euro non significa necessariamente che ci siano,
applicato all’Io,
implica l’identità
e anche l'esistenza
se posso pensare a me significa che devo per forza esserci.
Porre = atto.
Fichte riconosce la possibilità della intuizione intellettuale
un'unica funzione al posto delle due proposte da kant, che elabora
ciò che proviene dai sensi
intuizione
e i concetti
intelletto
L'intero processo della conoscenza (anche morale) si sviluppa in base alle leggi dell’Io, deduttivamente ed assolutamente a priori,
L'autoposizione funziona anche in situazioni individuali?
I bimbi piccoli, ad esempio, dapprima sembrano non distinguere se stessi dal mondo, poi, a un certo punto…
Dottrina della scienza: secondo momento, antitesi:
ALL'IO E' OPPOSTO ASSOLUTAMENTE UN NON - IO
Per mezzo della stessa attività con cui pone se stesso
l'Io oppone a sé un Non – io,
in altri termini,
l'Io (soggetto)
rappresenta a se stesso l’oggetto
che, in quanto tale, limita l'Io.
Ma se l'Io è infinito, com’è possibile che qualcosa lo limiti?
Fichte risolve il problema utilizzando l'inconscio:
l'Io (tutto il pensiero)
produce inconsapevolmente il Non Io quando pone se stesso
e quindi non si accorge che il Non Io
non è qualcosa di esterno
ma una sua parte: l'Immaginazione produttiva inconscia...
Dottrina della scienza: terzo momento, sintesi:
ALL'INTERNO DELL'IO L'IO OPPONE UN NON - IO DIVISIBILE ALL'IO DIVISIBILE
Con questo principio Fichte rende possibile la realtà come la conosciamo noi, formata da coscienze individuali e oggetti del mondo esterno
All'interno dell'Io infinito
agli io (singole conoscenze individuali)
si oppongono tanti non - io (oggetti del mondo esterno), finiti
Così si spiega l'esistenza dei gruppi e degli individui.
Se ancora non hai capito, se questo discorso non ti convince pienamente, se hai comunque fatto del tuo meglio puoi passare alla prossima lezione.
Ti posso consigliare di fare come ho fatto io quando avevo la tua età: ho studiato i tre principi a memoria e ho sperato molto che non me li chiedessero all'esame.
La conoscenza
L'Io e il Non - io si determinano a vicenda:
L'Io pone
se stesso come determinato dal Non - Io
e se stesso come determinante il Non - Io
Ma com’è possibile che l'Io produca il proprio oggetto di conoscenza sensibile e poi se lo trovi di fronte come dato, qualcosa di sconosciuto ed indipendente da esso?
Kant aveva fatto ricorso allo schematismo trascendentale
per spiegare
pur riconoscendo che non tutto il ragionamento filava liscio
il legame tra percezione e intelletto,
Fichte fa ricorso, in modo sibillino, all’” immaginazione produttiva inconscia”:
Per Kant l’immaginazione produttiva
si limitava ad unificare un’infinità di dati sensibili in un concetto.
Per Fichte è
produzione inconsapevole,
trasposizione
posizione del non io “trans”, fuori dall’io
e privazione
l’io si priva di qualcosa
Il processo di contrapposizione tra Io empirico e Non - io avviene internamente all'Io
Un nuovo modo di definire il trascendentale: il confine della persona psichica coincide con le cose che sa e prova, in questo modo Fichte elimina il problema della cosa in sé: tutta la conoscenza è all'interno del soggetto conoscente.
Con la dottrina di Fichte sembrerebbe risolto il problema lasciato aperto da Kant di giustificare la rappresentazione di qualcosa come contemporaneamente
visto come oggetto esterno
e come produzione dell’oggetto da parte del soggetto.
Accanto all'intuizione sensibile, Fichte riconosce l'esistenza di un'intuizione intellettuale, che consente al soggetto conoscente di riflettere sull'oggetto conosciuto comprendendo come esso sia in realtà una produzione dell'Io.
L'intuizione intellettuale porta alla conoscenza adeguata di se stesso: della propria attività e della propria essenza. Capacità che Kant riservava solo ad una mente infinita.
Presta molta attenzione alla parola "inconscio" perché quest'anno la sentirai ancora molte volte (e non solo nelle mie lezioni...)
Per saperne di più > inconscio
L'Assoluto
Hegel definì soggettivo l’idealismo di Fichte, oggettivo quello di Schelling e assoluto il proprio. In realtà Hegel si riferiva al primo periodo di Fichte, anche perché le opere del secondo periodo furono pubblicate postume...
L'idealismo dei "tre princìpi" fu presto abbandonato da Fichte, anche a causa delle critiche dei romantici e della polemica sull'ateismo... Esso acquistò un sempre più forte carattere religioso:
Ecco una sintesi schematica dell'evoluzione della nozione di INFINITO in Fichte :
Fino al 1800 infinita è l’ attività del soggetto (l’infinità dell’Essere infinito, "Dio stesso esiste come ordine...).
Per i romantici l'Essere si manifesta nella natura.
Dopo il 1800 Fichte comincia a parlare di Essere infinito, con carattere metafisico, di Dio, di Assoluto (ed entra in polemica con Schelling, che attribuisce a sé la scoperta dell’Assoluto...)
Per Schelling l’Assoluto è identità e indifferenza
Per Fichte "né Sapere né Essere né identità o indifferenza degli stessi" ma assolutamente l'Assoluto, di cui possiamo cogliere solo l'immagine. (Poco chiaro, vero?)
Nell’ultimo periodo, Fichte parla di tre gradi della realtà:
Assoluto (Simile all'uno di Plotino?)
Idea di Dio (Logos, Verbo, Figlio?)
Io che produce il mondo sensibile. (Una specie di Dio creatore?)
La Beatitudine è nell’unione con Dio (ricorda un po' Plotino...).
Il Sapere può aprirsi all'Assoluto, portando all'estremo la riflessione su se stesso ma...
La piena fusione con l'assoluto si realizza con un atto d'amore. (e non con un atto conoscitivo).
Per Fichte l'Assoluto si manifesta nella sfera morale(più kantiano)
La morale
Questa parte è decisamente più facile
Nella conoscenza l'Io pone se stesso come determinato dal Non - io,
Nella morale l'Io si pone come determinante il Non – io.
La realtà è posta inconsciamente, quindi è indeterminata, assomiglia un po’ alla materia di Plotino, prigione delle anime, o al peccato di Agostino.
Quando l’Io entra in contatto con il non - io si verifica un “Urto”, l'io percepisce una resistenza.
Di qui la teoria fichtiana dello “Sforzo”: attività che oppone se stessa ad un ostacolo (Non - io).
Lo Sforzo plasma l’indeterminato, è l'io che plasma il non io e non viceversa (Fatica di definire l’indefinito = sforzo...)
Se si accettano queste premesse ne deriva che il dovere morale è la libertà, con cui l'Io realizza la sua indipendenza dal mondo della natura.
Ogni volta che l'Io supera un Non - io ne ricompare un altro automaticamente, questo sforzo, questa tensione verso la libertà, è, quindi, un compito infinito, titanico, in forte sintonia col romanticismo...
La morale di Fichte, (idealismo etico) è basata su azione, intraprendenza, lavoro.
Esigenza di intervento nell'ambito politico (non conservare le regole ma trasformarle, migliorarle).
La missione dell'uomo è attività pratica.
Ricorda che per i filosofi la parola “pratica” non implica la manualità...
L'azione "pratica" è spesso definita come un puro atto di pensiero.
Il MALE non è contrapposto al BENE, esso consiste nell'accidia, nella pigrizia, nell’assopimento dell'energia morale dell'uomo.
Per Agostino e Plotino era mancanza di essere,
per Fichte è mancanza di azione...
Per finire ecco un paragone con altre due teorie etiche
L’etica illuministica definisce il bene
ricerca della felicità
e obbedienza alla natura:
é naturalmente buono che ciascuno cerchi la propria felicità
Nell’etica kantiana l’imperativo categorico (bene)
è razionale e formale:
agisci soltanto secondo quella massima che , al tempo stesso , puoi volere che diventi una legge universale
L’etica fichtiana propone un attivismo eroico che
nega ogni condizionamento naturale, razionale
e sfocia nell'entusiasmo,
è l’esaltazione dell’attività,
che ha valore in se stessa,
e che è illimitata e incondizionata:
agire, superare il limite, fare è bene; è male non agire.
Per approfondire > morale fichtiana
Il pensiero politico prima fase
Il pensiero politico di Fichte si evolve attraverso un paio di fasi
Prima fase: Fichte aderisce sostanzialmente alle dottrine del Giusnaturalismo.
Ci sono due tipi di diritti naturali:
inalienabili (come il diritto alla vita o alla libertà...)
alienabili (come la proprietà p la possibilità di farsi giustizia con le proprie mani, che sono cedibili attraverso contratti che sono alla base della società)
La proprietà, ad esempio, che è un diritto alienabile, deriva dal lavoro.
Il contratto trasforma il possesso in proprietà giuridica.
Un caso particolare di contratto è il contratto sociale. Trasforma la società naturale in Stato.
Lo stato ha due funzioni:
leggi positive (per il progresso)
norme di interesse generale
Qualsiasi contratto si può sciogliere è antistatalismo e legittimazione della rivoluzione...
Per saperne di più > Giusnaturalismo | Fichte giusnaturalista
Il pensiero politico: seconda fase
Fichte elabora due teorie principali:
Organicismo: società e stato sono organismi in cui le parti esistono in funzione del tutto.
Fichte ipotizza lo "Stato commerciale chiuso"
tre ceti, prezzi stabiliti dallo stato, pianificazione...
Nei "Tratti fondamentali dell’età presente" lo stato è presentato come totalità unitaria, con subordinazione dell'individuo in cui le finalità dello stato sono prevalenti...
Nazionalismo: Nei "Discorsi alla nazione tedesca" Fichte espone il suo concetto di nazione. Ecco alla rinfusa alcuni concetti chiave
Tutti i tedeschi = popolo.
Le caratteristiche della nazione tedesca sono diverse da quelle di altre nazioni
Lingua e costumi originari, amore per la libertà...
Missione del popolo tedesco... (Dopo l'invasione francese i Tedeschi per riscattarsi devono allevare dei figli liberi...)
"Dottrina dello Stato" spontanea e amorosa fusione dell'individuo nella totalità
REICH, Stato di ragione, Stato etico.
Patriottismo e religiosità come superamento dell’egoismo
Linguaggio come fondamento dei concetti di popolo e nazione. Superiorità del popolo tedesco.
Critica dell’esterofilia
Nazionalismo e cosmopolitismo.
Fichte è precursore dei razzisti?
Compito facoltativo: Scegli uno dei temi assegnati sopra e costruisci lo schema o la scaletta di un breve saggio (non più di 10 righe)
Filosofia della storia
Ecco le principali tesi fichtiane sulla storia
Le premesse
L’ uomo e il mondo sono manifestazioni fenomeniche dell'Idea divina. In altre parole se Dio è il noumeno l'uomo e il mondo sono i fenomeni.
Noi siamo mossi da una specie d'istinto alla libertà: dapprima la libertà è inconsapevole, poi diventa sempre più cosciente...
Ma la libertà non è arbitrio! La libertà è intesa da Fichte come libertà dall'inconsapevolezza.
Attenti, qui arriva la "fregatura"...
Tutto ciò che è deve essere e, quindi, la libertà, coincide con la necessità assoluta.
In altre parole la libertà consiste nel fare consapevolmente ciò che prima si faceva per istinto o per costrizione.
In pratica la libertà consiste nel fare il proprio dovere e per Fichte il dovere è piuttosto impegnativo...
Quindi datevi da fare e sarete liberi!
Conclusioni sulla storia e sulla politica
La storia è un processo dialettico: ha inizio in un'epoca di barbarie (inconsapevole) e progredisce (sempre più consapevole) fino ad approdare alla civiltà (consapevolezza completa. Il progresso procede attraverso il rapporto conflittuale tra i vari Stati.
Non l’individuo (che persegue il proprio piacere) ma lo Stato (che produce Cultura) guida il mondo verso il progresso.
La competizione tra gli stati (nazionalismo) non è in contrasto col progresso del mondo (cosmopolitismo)
Praticamente, a costo di semplificare un po' troppo il pensiero di Fichte, si potrebbe affermare che
in una nazione non libera tutti sono costretti comunque dallo stato a fare il proprio dovere, ciò comporta una serie di costi
la gente non è contenta (è costretta a fare cose che non vuol fare)
i servitori dello stato si dedicano a costringere e ciò toglie risorse umane
il sistema giudiziario e repressivo ha dei costi materiali
In una nazione libera tutti fanno spontaneamente il loro dovere,
si sta meglio perché tutte le risorse sono destinate al progresso...
I discorsi alla Nazione Tedesca
Concluderai il tuo lavoro con la lettura di qualche pagina dei Discorsi.
Ecco una sintesi
L'epoca dominata dagli egoismi, che richiede uno stato-macchina coercitivo per disciplinare delle accozzaglie d'individui che casualmente vivono nello stesso territorio (invece che delle nazioni) è al tramonto. Il popolo tedesco, unico a conservare cultura e lingua vive e non contaminate, è destinato a realizzare un'autentica comunità vivente ove i singoli saranno come parti di un organismo. E il compito di far ciò spetta anzitutto agli intellettuali, che "vedono la mèta verso cui l'umanità è indirizzata", gl'intellettuali sono "gli educatori del genere umano".
Questa concezione si inserisce in un più vasto quadro religioso e di filosofia della storia umanistici e per niente razzisti o guerrafondai. In seguito questa teoria sarà invece interpretata come premessa del nazionalismo aggressivo del novecento.
Per leggere il tuo brano puoi usare il libro o questo link > testo
Facoltativamente puoi scrivere un breve testo che parta dalla citazione di una o più frasi tratte dal testo che hai letto
Premessa
Come molti altri Romantici Schelling pensa di dover svolgere un compito titanico. Chi fa filosofia, pur essendo un uomo (e quindi qualcosa di finito), deve considerare tutto secondo il punto di vista (infinito) di Dio.
FICHTE
|
SCHELLING
|
L'Io puro è l'unica realtà |
L'Assoluto è indifferentemente
|
L’Io e il non-Io si limitano reciprocamente |
Tra Spirito e Natura c’è differenza di grado
|
Io e non-Io sono contemporanei il soggetto implica l’oggetto e viceversa |
La Natura precede lo Spirito (Tutto ciò che pensiamo deriva in qualche modo dalle cose di cui abbiamo avuto esperienza?) |
l’Io attua la propria libertà morale superando il Non-Io · Il Non - Io è il limite da superare · Il Non – Io è opposto all’ Io |
La Natura non è opposta allo Spirito · ha la stessa essenza, · è un momento precedente, preparatorio |
Idealismo etico
L’Io conquista la libertà col superamento del limite, del Non - Io, agendo... |
Idealismo estetico L’arte coglie
Quindi è strumento della filosofia |
La filosofia non muove dall’Assoluto (fatto)
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La filosofia parte dall’Assoluto
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Poco chiaro? Non preoccuparti, rivedremo questa tabella alla fine del corso ed avrai il piacere di renderti conto che tutto sarà molto più comprensibile..
Del resto anche Schelling si rendeva conto della difficoltà del problema, guarda cosa scrisse in proposito...
"Quel che Dante fece scrivere sulla porta dell’Inferno, deve essere scritto in un altro senso anche davanti all’ingresso della filosofia: ‘lasciate ogni speranza, voi ch’entrate’. Chi vuole veramente filosofare, dev’essere libero da ogni speranza, ogni desiderio, ogni nostalgia, non deve volere o sapere nulla, ma sentirsi semplice e povero, rinunciare a tutto per guadagnare tutto. È difficile questo passo, difficile come separarsi ancora dall’ultima riva".
Vita (1775 – 1854) e opere (p. 102)
Nato nel 1775 a Leonberg, nel Wurtemberg Studia a Tubinga, compagno di Hegel. Prima studia teologia poi passa a filosofia.
Divideremo la sua vita in sei periodi, a ciascuno dei quali corrispondono interessi e filosofie diverse.
Nel primo, il PERIODO FICHTIANO, studia Kant, Fichte e Spinoza.
Dal 1797 l’interesse prevalente è la FILOSOFIA DELLA NATURA, scrive "Idee per una filosofia della natura".
Docente a Jena e collega di Fichte collabora nel “Giornale critico della filosofia”).
Frequenta il circolo romantico dei fratelli Schlegel,
con particolare interesse per la loro sorella, Carolina...
Nel 1800 abbiamo la FILOSOFIA DELLO SPIRITO con “Sistema dell'idealismo trascendentale"
1801 FILOSOFIA DELL’IDENTITÀ. "Rappresentazione del mio sistema", "Bruno o del principio naturale e divino delle cose”, "Lezioni sul metodo dello studio accademico"- Wurzburg, "Filosofia e religione".
Riflessione profonda su Dio, natura e vita religiosa: "Ricerche filosofiche sull'essenza della libertà umana e gli oggetti con questa connessi" (1809)
1806 FILOSOFIA DELLA LIBERTÀ. A Monaco entra a far parte dell’Accademia scienze. 1809 Fine della produttività (Astio verso Hegel).
Dal 1820 al 1826 Università di Erlangen. 1827 Università di Monaco. 1841 Berlino (successore di Hegel).
L’ultima fase del suo pensiero, detta FILOSOFIA POSITIVA vede la stesura di "Filosofia della religione" e "Filosofia della rivelazione", pubblicate postume, contro la sua volontà.
Muore in Svizzera (in casa di cura).
Se qualcosa non ti è chiaro puoi utilizzare il libro (p. 102) oppure la chat (help) o il forum. (Nei tempi e con le modalità dette in classe potrei trovare l'aiuto mio o dei tuoi compagni)
Kant ha definito i limiti della metafisica;
Fichte ne individuò
i procedimenti : intuizione, deduzione, studio della genesi delle forme trascendentali
e il principio : l’autoposizione dell’Io della nuova metafisica.
Schelling , in questa fase,
esalta l’attivismo Fichtiano
e si propone di scrivere i contenuti , la descrizione del sistema, della Sostanza, dell’Assoluto.
Due differenze rispetto Fichte:
1) Esigenza di ricercare il fondamento primo della conoscenza fuori dall'Io
Soggetto e oggetto sono manifestazioni dello Spirito assoluto, quindi ci sono due accessi all’assoluto:
soggetto (io)
e oggetto (natura)
2) La natura ha una realtà propria
non è autoproduzione.
Altre filosofie che si occupano di sostanza anche intesa come Io, o assoluto:
Spinoza contemplava passivamente la Sostanza.
Criticismo (io penso) l’essere assoluto, l’io è autonomia. Ne deriva una concezione morale (pratica) della Libertà
Dogmatismo (Dio), l’essere assoluto , Dio, è necessità. La Libertà é definita in termini estetici (contemplazione di Dio)
Per approfondire > Sito
Se qualcosa non ti è chiaro puoi utilizzare il libro (p.85/ 64) oppure la chat (help) o il forum. (Nei tempi e con le modalità dette in classe potrei trovare l'aiuto mio o dei tuoi compagni)
Filosofie romantiche della natura
La filosofia della Natura - Naturphilosophie - si diffuse durante l'età romantica specialmente in Germania.
I progressi di fisica, chimica e biologia avevano quasi messo in crisi la scienza newtoniana e alcuni scienziati pensavano che esistesse un'unica forza vitale, difficilmente indagabile con metodi sperimentali.
Un esempio: Nel 1793 un biologo, Kyelmeyer, aveva proposto questi tre fattori come caratteristica comune a tutti gli organismi:
forza riproduttiva,
irritabilità
e sensibilità
Abbiamo già parlato di filosofia della natura:
in terza: presocratici, problema della PHYSIS
in quarta: filosofie dell'età umanistico rinascimentale,
Telesio, "natura naturans e natura naturata
Bruno, Campanella e Leonardo
parleremo più avanti di filosofie che considerano la volontà o lo slancio vitale o l'evoluzione come unica forza che muove tutto...
Per saperne di più > physis | umanesimo rinascimento
La filosofia della natura di Schelling
Per Schelling |
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valorizzarono la nozione di "fine" giungendo ad affermare, per vie diverse, che
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l'organismo è una realtà unitaria che ha in se stessa il proprio principio. Anche la natura può essere considerata come una totalità organica. |
Il compito della filosofia della natura è di dimostrare che l'opposizione tra Spirito e Natura è solo apparente.
Per Kant: |
Per Schelling |
il mondo è un sistema di fini. v. giudizio teleologico nella scheda di Kant |
c’è un’anima del mondo, un’attività della natura e c’è omogeneità tra natura e spirito "La natura è spirito visibile, lo spirito natura invisibile". Le polarità rappresentano sia unità sia opposizione di elementi... |
Si tratta di trovare il soggetto nell'oggetto, lo spirito nella natura
Semplificando molto: il fatto che osservando la natura si possano formulare pensieri, provare emozioni e sentimenti, dimostra che nella natura c'è spirito...
Per approfondire> naturphilosophie | filosofia della natura di Schelling
puoi anche leggere il libro (pag.87/65 e 151- 154/135- 138)
Quello di Schelling è un ideal - realismo(Hegel lo definirà "idealismo oggettivo")
L’attività reale è limitata e produce l’oggetto,
l’attività ideale, invece, è illimitata e limitante e ricomprende l'oggetto in sé.
L’autocoscienza è la sintesi assoluta di queste due attività,
non è statica
ma dinamica.
In Fichte e Kant, l’intuizione intellettuale permette l’autocoscienza
Fichte aveva proposto tesi, antitesi e sintesi
Schelling propone tre gradi (epoche), ciascuna definita come un passaggio
Dalla sensazione alla intuizione produttiva :
l’intelligenza diventa materia
Creazione?
La materia signata di Tommaso D’Aquino?.
Dall'intuizione alla riflessione :
l’organismo umano,
vertice dell'organizzazione naturale,
autocosciente
e in grado di dare un significato, e di vedere il fine della natura,
di trasformare la natura in pensiero.
Dalla riflessione alla volontà (pura forma, solo pensiero, atto).
Con la volontà si passa dal livello teoretico (ti esti) al pratico (che fare?)
ricorda che la filosofia pratica si occupa della volontà e di ciò che è giusto o sbagliato
Ne consegue una gradualità dei saperi:
Il diritto, che coglie la compatibilità tra le diverse libertà .
La storia, dove
se la intendiamo intesa come realizzazione dell'Assoluto
c’è unione di libertà e necessità
L’ Arte, che è manifestazione dell'assoluto
La filosofia,
Il filosofo , artista genio, coglie infiniti significati consci ed inconsapevoli dell’Assoluto.
Solo lui raggiunge la conoscenza assoluta
Per approfondire > idealismo trascendentale
leggi anche il libro di testo: p. 87 e 123 - 124 - Sistema...
La filosofia dell’identità analizza il passaggio
dall’unità dell’Assoluto
alla pluralità della natura.
"Partire dall’unità assoluta per derivare da essa l'opposizione". In questa fase Schelling riprende il panteismo di Spinoza o di Giordano Bruno.
L’Assoluto è unità tra spirito e natura, “identità dell’identità e della non identità”, Indifferenza
Hegel definirà la filosofia di Schelling: "notte in cui tutte le vacche sono grigie"
Ma come può la differenza nascere dall'indifferenza?
La spiegazione va trovata partendo dal concetto di salto o caduta
filosofia a sfondo religioso, ricordi?
in Plotino, “corpo prigione dell’anima”
o la “materia – nulla – peccato” delle varie ontologie
La natura, per Schelling, è quindi spirito decaduto, pietrificato, non libero.
Per approfondire > identità
sul libro: p. 88- 89 / 66- 67
non c’è sul libro - se vuoi puoi saltare questa parte e passare direttamente alla prossima pagina
Ripresa del TEISMO (Ricordi teismo e deismo?) diverso dal panteismo spinoziano e dalle teologie morali di Fichte o Kant:
Dio è vita e persona (divenire, non perfezione immobile, come per Aristotele).
Dio "nasce" (una specie di movimento da inconscio, tenebra, egoismo... a conscio, luce, amore?).
La creazione è progressivo passaggio dall’oscurità alla luce.
Perché il male è solo dell’uomo, visto che anche in dio c’è luce e oscurità?
I due princìpi: luce e oscurità, sono presenti solo in Dio e nell'uomo.
Per la tradizione il male è una privazione dell'essere,
per Schelling è una malattia e consiste nell’anteporre la volontà individuale a quella generale.
In Dio il principio oscuro non può tradursi in luce, come nell'uomo, di qui la possibilità del male solo per l’uomo.
La libertà è la possibilità di scegliere tra bene e male e qualcuno è destinato a compiere il male...
Quello dell'ineluttabilità del male è un tema molto romantico: "Sono fatto così" esprime la consapevolezza di non poter fare diversamente e di essere fatto in quel modo per colpa propria.
Il mondo e l’uomo hanno una realtà propria libertà...
Dimensione tragica della vita.
Il lato negativo della conoscenza consiste nella ricerca delle condizioni, dei limiti.
La filosofia negativa (Hegel o lo stesso Schelling dell’identità) pretende di spiegare tutto mediante il pensiero dialettico, mediante l'indagine razionale su ciò che è e non è.
La ragione può solo cogliere l'ESSENZA (quid sit), non L'ESISTENZA (quod sit) delle cose...
Bisogna opporre una filosofia positiva, (punto di partenza non a priori ma dato di esperienza) una specie di nuovo "empirismo filosofico". La filosofia positiva è sapere che si traduce in attività pratica,
attenzione al significato che i filosofi danno alla parola pratica
ma potrebbe anche trasformarsi in fede. La filosofia positiva si divide in:
Filosofia della mitologia (religione naturale):
Dio si manifesta nella natura.
Il politeismo antico non è fortuito ma processo necessario, porta alla COSCIENZA DEL DIVINO (Padre)
Filosofia della rivelazione (religione rivelata- cristianesimo),
CONOSCENZA DI DIO (Figlio)
RELIGIONE FILOSOFICA
porta alla conoscenza dello Spirito
Nelle “Lezioni di Stoccarda” (1810)- Descrive tre epoche, simili ai tre “eoni” del neoplatonismo
Passata (Dio oscuramente scaturisce)
Presente (Dio si esplicita)
Futura (Ritorno del mondo a Dio)
Per approfondire > positiva
puoi anche utilizzare il libro di testo (p. 89/67)
Conclusioni
La principale caratteristica di questo filosofo è il cambiamento.
Ognuno dei periodi della sua vita è caratterizzato da una nuova concezione filosofica generale passando da un idealismo assoluto alla naturphilosophie alla filosofia della libertà fino ad arrivare ad una concezione del mondo molto religiosa che utilizza i termini dei Positivisti, grandi avversari dell'idealismo...
Queste parole chiave potrebbero aiutarti a ricordare Schelling. (Ti consiglio di studiarle a memoria): Assoluto, Natura, Spirito, Identità, Libertà, Positiva.
Compito facoltativo: scrivi un breve testo in cui confronti due dei periodi della filosofia schellinghiana.
In conclusione eccoti 5 parole chiave, da ricordare col nome di Schelling: ASSOLUTO, Natura, Spirito, Identità, Libertà, filosofia Positiva.
Altro compito facoltativo: scegline due e fai un confronto schematico sottolinteando le due fasi del pensiero di Schelling e indicando i principali cambiamenti