- Stupinigi rappresenta lo sfarzo e
l'ostentazione della ricchezza, molto comuni nell'età barocca.
- Ai tempi di Amedeo
III una tenuta di caccia era costituita da un bosco ricco di
vegetazione e da qualche luogo dove ripararsi, nella fattispecie i
ruderi di un vecchio maniero.
- Nel 700 una tenuta di caccia era un favoloso
palazzo con uno splendido parco circondato da una parte dalla tenuta
agricola, con fattorie ed edifici per vari tipi di lavoro. Il bosco,
spesso recintato, completava l'insieme.
- Anche i palazzi reali, come ad esempio Venaria
e Racconigi, dove spesso la famiglia reale trascorreva periodo di
vacanza, possedevano edifici circostanti destinati a vari tipi di
lavoro, un parco e un bosco.
Iniziata nel 1729 verso la fine del regno di
Vittorio
Amedeo II su progetto di Filippo Juvarra, la costruzione della Palazzina di Caccia di Stupinigi
continuò durante il regno di Carlo Emanuele III e
Vittorio Amedeo III.
Diversi architetti, tra cui Ignazio Birago, e Benedetto Alfieri,
si avvicendarono alla costruzione per tutto il XVIII secolo.
Grandi numeri
L'edificio occupa una superficie di circa 31000
mq, i fabbricati adiacenti 14000 il parco 150000 mq e le aiuole esterne 3.800. La Palazzina
ha 137 camere e 17
gallerie.
L'arredamento e la decorazione nel corso degli anni
divennero sempre più preziosi grazie all'opera di valenti artisti, fra cui decoratori, stipettai,
artigiani del Piemonte e fuori Piemonte.
La Palazzina molto utilizzata dai Savoia
per feste e matrimoni; si ricordano in
particolare il matrimonio di Maria Teresa di Savoia e il futuro Carlo X,
quello tra la figlia di Vittorio Amedeo III e il futuro re di Sassonia;
quello di Maria Adelaide e
Vittorio Emanuele II e, nel 1867 il matrimonio del duca d'Aosta
con Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna.
L'elefante
Fritz
Nell'800
qualcuno regalò a
Carlo Felice
Fritz,
un elefante indiano
maschio.
L'animale fu ospitato nel
"serraglio - menageria"
nell'edificio posto a destra di chi guarda
la palazzina volgendo le spalle a Torino;
il primo zoo del nostro
Paese.
Come si sa gli elefanti sono longevi e la
bestiola visse nella sua prigione dorata alcuni anni e la
gente si abituò alla sua presenza e si affezionò.
Improvvisamente l'elefante impazzì, divenne
feroce e si mise a distruggere tutto ciò che lo circondava finché fu
abbattuto e
donato dal re al Museo zoologico della Regia Università; attualmente
l'animale è visibile presso il Museo Regionale di Scienze Naturali
Se osservate bene le parti in legno potete
notare ancora oggi i segni lasciati dall'elefante impazzito.
La Palazzina di Stupinigi ospita sin dal 1919
il Museo dell'Arredamento. (Mobili, dipinti ed oggetti di
altissima qualità provenienti sia dalla Palazzina stessa, sia da Moncalieri e Rivoli.
Recentemente è stato oggetto di uno
spettacolare furto.
Nel museo sono inoltre esposti diversi quadri
tra cui ottantanove ritratti sabaudi e delle alleanze di famiglia.
Negli ultimi 30 anni i giorni di chiusura per restauri o mancanza di
personale o incidenti o riposi festivi e non festivi sono stati,
credo, molti
più di quelli di apertura, quindi, se pensate di visitare la palazzina
informatevi prima se è aperta.
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