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Carlo Emanuele IV

 "L'Esiliato" 1796 - 1802

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Figlio di Vittorio Amedeo II, nacque a Torino il 24 maggio 1751.
Epilettico, malaticcio, psicologicamente fragile; sposò il 6 settembre 1775 a Chambery Maria Clotilde di Borbone, sorella dei re di Francia Luigi XVI  Luigi XVIII e Carlo X e non ebbe figli. Lui aveva ricevuto un’educazione formalistica e bigotta e la moglie era pia e morigerata.
Devotissimo, come Amedeo IX, lasciò governare la moglie.
La sua politica estera fu ambigua: mentre il suo ambasciatore cercava l'alleanza a Parigi il suo esercito era impegnato a reprimere i repubblicani nel regno di Sardegna.
Durante la guerra contro la Francia (1793 - 96) si ritirò in convento e, dopo la sconfitta, fu costretto dagli occupanti francesi e dai giacobini ad accettare riforme "antifeudali".  
Fu cacciato dai suoi possedimenti continentali nel 1798 dal generale napoleonico Grouchy nel novembre 1798, si recò in Toscana, poi si ritirò in Sardegna dove fu dimenticato da tutti.
Quando gli austriaci cacciarono i francesi dal Piemonte non lo richiamarono e lui rimase in esilio. Un esilio tormentato da liti dinastiche e ristrettezze economiche. 
Quando i Russi sembravano prossimi a liberare l’Italia tornò in continente (ma si stabilì prima in Toscana e poi in Lazio). 
Nel giugno 1802, a Roma, morta la moglie, abdicò in favore del fratello ed entrò nel noviziato dei Gesuiti di S. Andrea al Quirinale, dove morì il 6 ottobre 1819 ed è sepolto.
carlo emanuele 4Alla sua morte Carlo Botta gli dedicò questo impietoso epitaffio: 
 
"Egli moriva lasciando un regno servo 
che aveva ricevuto libero, 
un erario povero 
che aveva ereditato ricchissimo, 
un esercito vinto 
che gli era stato tramandato vittorioso". 
 
Nel 1970 sotto l’impulso dell'ex re Umberto II e dei francescani  fu riattivato processo di beatificazione della regina Maria Clotilde.
Per approfondire:
A. Piovano, Clotilde di Savoia. 1987.
D. Perrero, I reali di Savoia nell‘esilio 1799-1806, Torino 1898.
Degli ALBERTI, Lettere inedite (Carlo Emanuele IV, Vittorio Emanuele I°, Carlo Felice, Carlo Alberto), Torino, 1901.  

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