I signori di Moriana - Savoia

Sui successori di Umberto Biancamano sappiamo poco, la loro storia si mischia alla leggenda. Ecco i loro nomi e soprannomi e qualche notizia su ciascuno di loro. 

< | BIANCAMANO | amedeo I | ODDONE | PIETRO I | amed. II | umberto II | amed. III | umb. III | TOMMASO | amed. IV | BONIFACIO | PIETRO II  | FILIPPO I | amed. V | EDOARDO | AIMONE | amed. VI | amed. VII | amed. VIII | LUDOVICO | amed. IX | FILIBERTO I | CARLO I | Carlo g. a. | FILIPPO II | FILIB. II | CARLO II | C. Emanuele I | E. FILIB. | V. amed. I | FR. GIACINTO | C. EMAN. II | V. amed. II | C. EMAN. III | V. amed. III | C. Eman. IV | V. Eman. I | C. Felice | C. Alberto | V. Eman. II | umb. I | V. Eman. III | umb. II

amedeo12 Amedeo I "La coda"
Il suo soprannome deriva dal fatto che, convocato a Verona (o a Roma?) dall’Imperatore Enrico III, rifiutò di entrare nella città fino a quando gli fu concesso di portarsi dietro la propria scorta. 
Sposò Adila (o Adalegida, o Adelaide) che gli diede due figli: Umberto morto da piccolo nel '51, e Aimone vescovo di Belley, morto, forse nel '60.
Consolidò le posizioni del padre in Savoia e nella Maurienne e fondò il Priorato del Bourget-du-Lac.
Morì nel 1051.
3 Oddone
Nato nel 1010, fratello di Amedeo. Fu il terzo marito di Adelaide di Susa,  figlia di Ulrich Manfred (Oderico Manfredi), marchese di Torino (con annesse Susa e Pinerolo), che gli portò in dote le terre transalpine e il titolo di marchese in Italia. Si dice che Adelaide governò di fatto sia al posto del marito sia dei due figli che gli successero sia del nipote UMBERTO II 
I domini sabaudi andavano allora dalle Alpi a Ventimiglia comprese Giaveno e forse parte della val Sangone.
Ebbe quattro (o cinque) figli: PIETRO I, primo erede, AMEDEO II, successore di Pietro I, ODDONE, vescovo di Asti, BERTA che andò poi in sposa all'imperatore Enrico IV di Franconia, che si umiliò a Canossa e ADELAIDE che sposò il conte d'Aubon e poi l'imperatore Rodolfo di Rheinfeld.
I rapporti con l’imperatore erano decisamente buoni, il che gli permise di mantenere e rafforzare i suoi diritti sul Piemonte. Fondò l’abbazia di Santa Maria di Pinerolo.
Fece coniare monete con la sua effigie ad Aiguebelle e ciò rafforzò la sua autorità. 
Morì nel 1060 (1057?) e si crede sia sepolto nella Cattedrale San Giovanni di Torino.
pietro 14 Pietro I "Il giovane"
Sposò nel 1064 la vedova del re d'Aragone, ucciso dal Cid Campeador. Ebbe due figlie: Agnese e Alice
Nel 1066 fece sposare la sorella Berta con l’Imperatore Enrico IV.
Quando l'imperatore dovette recarsi a Canossa, nel 1076,  il passaggio delle Alpi fu un affare redditizio per il Signore delle vie di Francia: In cambio ebbe il Chiablese, regione che va da Vevey a Martigny, le vie di comunicazione più importanti dell’occidente medioevale, indispensabili agli spostamenti imperiali.
Sposò Agnese, figlia del Conte di Poitiers. Morì nel 1078.
amedeo 25 Amedeo II
Nato a Montmelian, governò dapprima associato al fratello, poi da solo continuando la fruttuosa politica matrimoniale dei suoi progenitori.
Sposò Giovanna di Ginevra che gli portò in dote il Genevese e gli diede quattro figli, ADELAIDE e AUXILIA, che sposò Umberto di Beaujeau e due maschi: l'erede UMBERTO II e OTTONE.
Mori nel 1080 a Saint-Jean-de-Maurienne dove fu sepolto nella cattedrale vicino al capostipite Umberto Biancamano.
6 Umberto II "Il rinforzato" (in un testo inglese "the fat", in uno francese "le gros") Da non confondere con Umberto II il "re di maggio".
Il suo soprannome dovrebbe indicare "robusto" o "aitante". 
Sposò Gisella di Borgogna sorella del Papa Callisto III. Ebbe sette figli: Adélaide, che sposò Luigi VI il Grosso, re di Francia, (che era già già sposato e aveva fatto annullare le nozze) e fondò un'abbazia a Monmartre Amedeo III, suo successore, Guglielmo, vescovo di Liegi, Umberto, Guy, abate e canonico, Renaud priore di un'abbazia e Agnese, che sposò un Borbone.
Consolidò la sua autorità nella contea, nella valle di Susa e nella regione di Pinerolo ma il suo dominio in Piemonte e,specialmente a Torino fu spesso traballante. 
Proseguì la politica matrimoniale dei Savoia facendo "sposare" la maggior parte dei suoi figli con la chiesa e con una politica di vantaggiosi accordi con le abbazie, tra cui quella di Chiusa San Michele, in posizione strategica per il controllo della Val di Susa, cui donò territorio di Giaveno che divenne sede dell’Abate (nella chiesa di San Lorenzo è ancora conservata “la cattedra Abbaziale”); tutte le parrocchie e chiese della Val Sangone e paesi limitrofi passarono così all’Abbazia di San Michele della Chiusa. 
Fece coniare moneta a Susa.
Morì il 19 ottobre 1103 a Moûtiers, dove è sepolto.

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