Il senso della storia
- di P. Mussa
Storiografia ottocentesca:
Alcuni spunti di riflessione:
Qual è lo scopo della storia, la causa finale, il
senso?
- L’uomo [Kant],
- La realizzazione dello spirito
- o di Dio [Idealisti].
- La vittoria del proletariato [Marx].
- Non ha senso[Schopenhauer]
- Forse sì ma è incomprensibile razionalmente [Bergson],
- La libertà.
- Il destino...
Lo storico deve essere neutrale o schierarsi da una
delle parti?
- No [Positivisti],
- Sì [Marx],
Qual è il valore dei fatti? - Fatti o interpretazione?
Chi sono gli attori della storia?
- Le classi [Marx]
- Lo Spirito [Hegel]
- Gli individui,
- L’economia,
- Noi oggi…
Ci sono leggi, regolarità, costanti...?
- Ci vorrebbe un Galileo della storia.
- La logica hegeliana è la logica della storia.
- La vittoria del proletariato potrebbe spiegare il
flusso degli eventi.
- Non ci sono leggi…
A fine secolo si dibatte su:
- Scienze della natura o scienze umane? (Polemica)
Tematiche più specifiche:
Già alla fine del settecento:
- “lo storico deve intuire lo spirito archetipo di un
popolo e farsi una ragione delle tappe che ne portano alla maturazione i
caratteri (Intuizione - Herder)
- Storicismo italiano:
- I metodi della scienza della natura sono
insufficienti per lo storico.
- Storia come totalità che ha un senso.
- Il soggetto è il sentire morale e civile dei popoli.
(Vico, Croce)
- Per Croce la storia è
- Attualità, (il giudizio storico si attua nel
presente)
- Necessità, (né in senso meccanicistico né in senso
trascendente ma come razionalità immanente?!
- Es. il se storico è ridicolo: “Se Napoleone
non avesse...)
- Catarsi (Conoscendo il passato ci si affranca
da esso)
- e Nesso di pensiero e azione (La conoscenza storica
è stimolata dall’azione e stimolatrice di azione)
- Storicismo tedesco (Dilthey),:
- Ricerca (di tipo prevalentemente Kantiano) delle
condizioni di possibilità delle scienze storiche:
- Che tipo di sapere è quello storico?
- Qual è il suo metodo?
- La storia è l’effetto dell’opera degli uomini e non
di ineluttabili leggi.
- La ricerca si basa su fatti concreti (Come per i
positivisti) ma non può essere ridotta ai metodi delle scienze naturali
(lo storico usa anche l’intuizione e la creatività) .
- Il ricercatore non è il soggetto trascendentale,
con regole fisse ed assolute ma un uomo concreto, storicamente
condizionato.
- Storiografia contemporanea:
- temi
- Un senso della storia o senso nella storia?
- La filosofia della storia dev’essere critica o
speculativa?
- Deve, cioè, discutere dei metodi dello storico e
della scientificità della storia (critica)
- o trovare il significato profondo della storia,
il “disegno”
(speculativa)
POPPER
(1902 - filosofo e non storico)
- Per essere tale una scienza deve avere caratteristiche
che lo storcismo (specialmente speculativo) non ha ancora. “Le scienze storico
- sociali non hanno ancora trovato il loro Galileo”
- Principali atteggiamenti da criticare:
- Essenzialismo:
- tendenza degli storici a definire i termini teorici
utilizzati in riferendoli alle essenze (a ciò che permane dietro al
mutamento di fenomeni).
- Gli scienziati, invece, sono nominalisti (i termini
scientifici sono solo parole): descrivono il comportamento dei fenomeni
- Olismo:
- tendenza degli storici a trattare il tutto (gruppi,
classi, istituzioni) come se non fosse riducibile alle parti che lo
compongono:
- oltre che illogico, questo modo di pensare può
favorire il rifiuto di modeste ma reali possibilità di miglioramento
sociale nel nome di utopie irrealizzabili (marxismo?)
- Storicismo
- non distingue le leggi (costanti e ripetibili)
dalle tendenze (regolarità empiriche)
- Proposta di Popper:
- applicare alla storia il “falsificazionismo”:
- Il fenomeno che deve essere spiegato DEVE essere
dedotto dall’insieme dei criteri deduttivi utilizzati per dare la
spiegazione
- La spiegazione oltre ai dati del problema deve
contenere almeno una legge universale che risponda ai criteri di
falsificabilità.
- Se una legge non è falsificabile non fa parte
della scienza ma della metafisica
- Siccome non ci sono leggi storiche universali di
siffatto genere
- la storia non può dare spiegazioni ma solo
interpretazioni.
- Lo storicista non si rende conto di ciò e
finisce in un ingiustificato assolutismo
POPPER & HEMPEL
(neopositivisti)
- Legge di copertura Popper-Hempel, che renderebbe più
“scientifica” la storia
- "Il fenomeno che deve essere spiegato DEVE POTER
ESSERE dedotto dall’insieme dei criteri deduttivi utilizzati per dare la
spiegazione"
- La spiegazione consiste in affermazioni di questo
tipo:
- Determinati eventi si sono verificati in
determinati tempi e in determinati spazi.
- E in una serie di ipotesi universali. (In un
secondo tempo accetta anche la statistica)
- La legge di copertura suscitò polemiche e
discussioni specialmente nei paesi di cultura anglosassone.
COLLINGWOOD (1889 - 1943 filosofo idealista, archeologo
e storico)
- Rivaluta l’induzione ( Più che la verifica C. rivaluta
il ruolo della domanda nella formulazione dell’ipotesi scientifica, del saper
porre la domanda.
- Metodo della domanda e risposta.
- Paragone tra lo storico e lo scrittore di romanzi
polizieschi)
- La storia, è scienza autonoma, con metodi e
procedimenti specifici. (Influsso di Croce e Gentile).
- La storia è lo studio del “Lato interiore” degli
avvenimenti (studio del pensiero di cui gli avvenimenti sono la
manifestazione)
- Lo storico è un po’ scienziato e un po’ artista.
(Incontro tra esigenze di rigore scientifico e necessità di saper narrare in
modo accattivante)
- Critica la storia “forbici e colla” dei positivisti,
che raccolgono fatti su fatti e basta.
- Lo storico forbici e colla legge molti libri per
sapere cosa c’è scritto dentro, fermandosi all’apparenza, senza leggere “tra
le righe”
- lo storico baconiano, invece, li legge avendo in
mente una domanda, li tortura e scopre ciò che veramente c’è
scritto.
Ernst
CASSIRER (1874 - 1945 - Neokantiano - Indagine critica della cultura -Filosofia
delle forme simboliche)
- Bisogna superare il dualismo: conoscenze storiche -
conoscenze naturali
- non scientizzando la storia (Popper)
- o storicizzando la scienza (Hegel),
- ma rispettando le peculiarità dei due tipi di studio:
- Lo storico ha a che fare con realtà di tipo simbolico e
deve prima di tutto ricostruirne il significato, con un procedimento
ermeneutico.
- Lo scienziato della natura, invece, esamina dati
misurabili e controllabili con l’esperimento.
- Lo storico è, quindi un linguista molto più che uno
scienziato.
- La memoria ha un ruolo fondamentale nella ricostruzione
del passato. (Abbiamo delle responsabilità verso il passato oltre che verso il
futuro).
- Il lavoro dello storico ha, poi, un momento scientifico
e momento artistico. (I grandi storici sanno anche raccontare bene...)
Karl
JASPERS (1883-1969 - Esistenzialista: esistenza, singolarità, unicità)
- Prima traccia una visione globale del corso storico poi
cerca di risolvere il problema filosofico del senso della storia
- Periodo assiale: Verso il 500 a.C.
- appare l’uomo come oggi lo conosciamo:
- Nascono la filosofia e il pensiero speculativo
(riflessione sull’essere), si scopre l’uomo autentico (individualità).
- Quest’uomo vive nelle Polis, dove ci sono rapide
trasformazioni sociali e scambi culturali ed economici.
- Il p. assiale termina coi grandi imperi che ne
ereditano le conquiste spirituali.
- Cosa c’era prima?,
- come finirà?
- A queste domande non possiamo rispondere
- L’unità della storia si chiarisce meglio se, invece
che un fatto la si considera un fine.
- Ogni generazione si pone dei fini (ordine totale,
libertà, realizzazione dell’uomo superiore)
- sono fini abbastanza realizzabili in un determinato
arco di tempo e comunicabili.
- Nessuno di questi fini, tuttavia va confuso con il
fine unico della storia, il “senso”, che rimane trascendente.
- (Proprio come le cause prime e gli sviluppi futuri
del periodo assiale si perdono nella notte dei tempi e rimangono
indefiniti.
- Ogni tentativo di imporre un fine unico, un senso,
rischia di distruggerla o fraintenderla.)
ALTHUSSER
(1918 - 1990 marxismo scientifico - antiumanistico)
- Rottura della continuità Hegel - Marx (Anche la teoria
del rovesciamento materialista delle teorie hegeliane non lo convince)
- L’Ideologia, non è solo falsa coscienza ma anche uno
strumento di potere.
- Struttura e sovrastruttura
- non vanno lette in chiave hegeliana (tesi - antitesi
o causa - effetto)
- ma come una topica (modello teorico) del luogo dove
avviene l’iterazione complessa della società, dove si organizza la lotta di
classe
- L’atteggiamento antiumanistico di Althusser nasce
- dalla considerazione delle nozioni di “uomo” e
“soggetto”
- strumentalizzate dalle ideologie cristiano -
borghesi,
- (ma anche dalla retorica staliniana dell’uomo
nuovo),
- che hanno assunto un ruolo ideologico di
conservazione.
- (hanno perso la loro funzione emancipativa).
- La storia deve occuparsi della lotta di classe, nella
sua concretezza.
FOUCAULT
(1926 -84 Marx, Nietzche e Freud)
- Studi sul potere, sulle istituzioni psichiatriche e
carcerarie: storia del controllo, del dominio, dell’esclusione della
diversità.
- Analisi dell’ideologia e dei suoi aspetti strutturali
(non solo soprastruttura).
- Sapere e potere (Invece che sapere e verità)
- Più che potere paterno che si riproduce in infinite
forme e pronuncia dei NO che ci inibiscono (FREUD),
- la sovrastruttura è una rete produttiva di pensieri,
piacere, norme, discorsi...
Paul
RICOEUR (1913 - ermeneutico)
- Paradosso della storia:
- Lo storico può essere oggettivo?
- Deve tenere conto di ciò che pensa e crede o dev’essere
imparziale?
- Come fa ad essere oggettiva la storia?
- Lo storico può tentare più strade:
- Se si presuppone (come fece Husserl) l’esistenza di
una "teologia della ragione" parallela e speculare ad una "teologia della
storia"
- si sacrifica l’individualità.
- Se, come fanno gli esistenzialisti, si affronta la
storia come una specie di dialogo con gli uomini del passato,
- si perde di vista il sistema.
- Se si cerca di illuminare il quadro d’insieme
(storia strutturale)
- si rischia di perdere di vista la singolarità di un
evento,
- se, invece si fa della storia evenemenziale
(singolo evento, come le storie delle Battaglie, o delle dinastie...)
- Essere consapevole di tutto ciò aiuta lo storico a far
meglio il suo lavoro.
Storiografia francese (Annales e Nouvelle histoire) M. Bloch, L. Fevbre,
Braudel, Duby e Le Goff
- Svilupparono microstorie, cercando, dentro i fatti, gli
uomini.
- La storia non è, tuttavia, collezione di fatti. (Come
volevano certi positivisti).
- Alla storia “evenemenziale” (Battaglie,
dinastie....) preferirono lo studio della vita materiale delle masse
anonime (Tecniche, strutture economiche e sociali, costume, rituali,
cultura popolare, immaginario collettivo.
- La storia non è scienza.
- La ricostruzione storiografica ha valore esclusivamente
ipotetico.
Anche Aristotele, Kierkegaard, Schopenhauer, Nietzsche
e altri la pensano in modo
simile...