PLATONE di P. Mussa

Vita e opere

Vita (428/427 –348/347)
Platone era il soprannome, non il nome vero, la parola deriva dall'aggettivo greco "platùs" (ampio) ci sono diverse ipotesi: 
  • per l'ampiezza delle sue spalle
  • per la larghezza e fluità del suo stile
  • per la sua fronte particolarmente ampia

Le sue origini sono nobili, fu educato dallo zio Crizia (sofista e futuro tiranno di Atene).
 
I suoi maestri furono
  • Socrate (metodo dialogico, ricerca della verità/virtù, contro i sofisti), che proponeva di governare con sapienza e saggezza
  • Ippocrate (metodo induttivo, scientifico e centrato sull'uomo, seppure solo in maniera biologica. Contro gli ionici).
  • Conosceva la matematica dei pitagorici (certezza/esattezza come avviamento alla filosofia. "Corpi platonici")
  • e l’Astronomia (equivalenza tra microcosmo/macrocosmo, finalismo).
Da giovane, partecipò alla politica con gli aristocratici filospartani, ma presto si convinse che un potere basato sulla sola forza fosse fonte d'ingiustizia.  
 
Per Platone la miglior forma di governo era costituita da un potere aristocratico (aristoi, i migliori) con nuove capacità di governo e, anche per formare i futuri governanti, nel 387, fondò l'Accademia (nel giardino dedicato all'eroe Akademos).
  • Figurava come associazione religiosa dedicata al culto delle Muse
  • ma era un centro di ricerca scientifica, un istituto di educazione superiore
  • un’organizzazione politica ,
    • dove, conducendo vita in comune,
    • si progettava una riforma etico-politica della società basato su un sapere filosofico-scientifico.
Tentò di convertire Dionisio, tiranno di Siracusa al pensiero politico dell'Accademia ma fallì e dovette fuggire insieme all'amico Dione, cognato di Dionisio che lo aveva aiutato.
Alla morte del tiranno Platone fece altri due tentativi sul successore, (anche lui si chiamava Dioniso), che fallirono.
Morì ad Atene nel 348 (o 347?) a.c. In quei giorni Filippo il Macedone era già in conflitto con la città.

Per saperne di più > vita
Opere
Socrate rifiutava la scrittura preferendo dialogare, il suo allievo Platone scrisse prevalentemente dialoghi. (Quelli che citeremo o di cui leggeremo qualcosa sono in evidenza)
  1. Dialoghi giovanili o "socratici" (399 - 387 circa)
    • su Socrate (Apologia, Critone) e
    • sui valori morali (Eutifrone, Lachete, Ione, Ippia maggiore, ecc.);
    • sulla possibilità di una scienza universale (Carmide),
    • rapporto tra virtù e scienza (Protagora) e
    • contro la retorica sofistica (Gorgia).
  2. Periodo centrale (387 al 367),
    • Menone (reminiscenza), Cratilo (linguaggio e realtà),
    • Fedone (immortalità dell'anima),
    • Simposio (amore e conoscenza),
    • Repubblica (scienza e politica) e
    • Fedro (l'anima e la retorica).
  3. Ultimo periodo,
    • Parmenide (problemi della teoria delle idee),
    • Teeteto (conoscenza),
    • Sofista (dialettica, logica e diairesi),
    • Politico (filosofo-re),
    • Filebo (scienza, bene e piacere),
    • Timeo (filosofia della natura), il Crizia (genesi dello stato),
    • le Leggi (ultima opera di Platone, che riprende la Repubblica per proporre una legislazione più dettagliata).
  4. Vi è anche una raccolta di lettere, la più importante è la lettera VII (biografica).

 
Questione platonica :
  • sull'autenticità degli scritti conservati ci sono dubbi di vario tipo,
  • dubbi sulla successione delle opere e
  • sulle cosiddette dottrine non scritte che avrebbero costituito l'insegnamento orale diretto del maestro, che ci è pervenuto tramite la trascrizione da parte degli allievi dei suoi discorsi.
Platone non scrisse nulla sul Bene perché riteneva che questo tipo di sapere dovesse essere trasmesso in altro modo...
 

Per saperne di più > sintesi | passi | dialoghi
Per scaricare, in versione integrale, Apologia, Critone e Eutifrone > liberliber

Il pensiero filosofico

Caratteristiche generali.
La grande filosofia aristocratico-sacerdotale (da Pitagora a Parmenide), i grandi filosofi che sono anche diventati delle "Auctoritates", contrapponevano la realtà e il sapere:
  • sia a livello teorico essere contro apparire, verità contro opinione, ragione contro sensi,
  • sia a livello sociale anima contro corpo, acropoli contro agorà, aristocrazia contro demos.

I Greci prediligevano le attività spirituali e consideravano le attività manuali come degradanti, degne solo degli schiavi, esseri inferiori. Da qui l'idea che la verità fosse teoria, e non sapere empirico.

La scuola ionica e, più in generale i presocratici almeno fino ad Anassagora, ad esempio, studiarono l'universo e fecero ipotesi affascinanti prescindendo da qualsiasi attività pratica o sperimentale e riferendosi il più possibile di spiegazioni teoriche.

Platone riprese questi temi tenendo conto dell'esperienza sofistica.
  • Creò un nuovo modo di scrivere filosofia: il dialogo, in cui uno o più interlocutori, che rappresentano il sapere volgare legato all'opinione, sono confutati dal filosofo.
    • Socrate rifiutava la scrittura a favore della parola detta
    • Platone scriveva in forma dialogica
  • Rivalutò, inoltre, il mito (condannato da Socrate) come modo per esemplificare concetti filosofici o dottrine particolarmente importanti.

Per saperne di più > Platone

Virtù e scienza 
L’ aretè (virtù, qualità, pregio, competenza) può essere insegnata?

Platone divide le cose che sappiamo in 

    • epistème (conoscenza chiara e certa, scienza)
      • la chiama anche conoscenza teorica
      • ha per oggetto l’idea
        • (attenzione, il concetto è un’altra cosa…).
    • e tèchne (competenze tecniche, pratiche, tecnica).
      • le tèchne erano considerate più utili agli schiavi che a uomini liberi
      • va detto però che ai tempi di Platone molti uomini liberi utilizzavano alcune tèchne
        • come quelle mediche o oratorie...
        • in lavori molto redditizi.... 

Con un lungo ragionamento arriva alla conclusione che l’aretè (virtù, qualità, pregio, competenza) può essere insegnata se è epistème, di conseguenza l'obiettivo segreto della sua scuola, di formare la nuova classe dirigente virtuosa e competente è raggiungibile...


 Per saperne di più > Dizionarietto termini greci

Gnoseologia
Se la virtù può essere insegnata l'Accademia può formare uomini virtuosi.
Ma cos'é la conoscenza?
 
La gnoseologia è la scienza filosofica della conoscenza. Si occupa di problemi di questo tipo
  • definire l'io (o l'anima) e le sue funzioni
  • proporre ipotesi sul modo in cui arriviamo alla conoscenza
  • verificare il rapporto tra le cose conosciute e la verità
  • dividere il sapere in gruppi o branche
  • classificare le scienze ed arti
 
Qualche nozione di GNOSEOLOGIA platonica...
 
Dottrina dell'anamnesi: da dove vengono il sapere, la virtù, la competenza?
  • Socrate ha detto che il sapere è in noi ma non ne ha spiegato il motivo
  • Platone spiega il perché in due modi
    • Spiegazione mitica
      • l'anima è immortale ed è rinata più volte, 
      • prima di essere imprigionata in un corpo, essa, visitando il mondo Iperuranio, ha potuto conoscere le idee,
      • nascendo l'anima dimentica la maggior parte delle idee conosciute nell'iperuranio (oblìo)
      • quindi conoscere è ricordare, cercare in noi, reminiscenza.
    • Spiegazione dialettica, in un famoso dialogo,
      • uno schiavo che non conosce neppure l'esistenza della geometria, guidato dal filosofo, riesce a risolvere un difficile problema.
      • Evidentemente le idee necessarie erano già in lui
      • in queata spiegazione influiscono due fattori
        • il pensiero socratico
        • la conoscenza della teoria della metempsicosi (Pitagora)
Un esempio, che potrebbe aiutarti a capire meglio
  • Tutti noi possediamo la nozione di punto, ma nel mondo reale nulla corrisponde esattamente ad un punto.
  • Dove abbiamo preso quest'idea se in natura non c'é?
    • Di sicuro non dall'esperienza.
    • Quindi possiamo affermare che tra l'esperienza e le nozioni ci può essere un dislivello apparentemente incolmabile.
  • La nostra anima deve aver per forza conosciuto idee come il punto o la retta o il quagrato perfetto, in qualche altro modo
    • Platone afferma che l'anima ha "visto" le Idee quand'era nel loro mondo, l'Iperuranio;
    • questa visione si è impressa in noi anche se non lo sappiamo (oblio) 
    • e il nostro scopo è far emergere le conoscenze che sono già in noi. (reminiscenza)
    • a volte le idee emergono autonomamente
La conoscenza, poi, secondo Platone è organizzata gerarchicamente (gradi della conoscenza) alcune realtà sono più importanti, altre meno.

Il sapere è diviso in quattro livelli (+1) e la mente ha quattro capacità o strumenti (+1) eccoli in ordine crescente (>)

saperi >

non essere

immagini

cose

numeri, regole...

idee

capacità >

ignoranza

immaginazione

credenza

pens. discorsivo

intelletto

 

Ora rileggiamo lo schema nel senso opposto (<)

  • Il grado più elevato è l'essere e
    • il grado più elevato dell'essere è l'idea
    • Subito dopo ci sono le "ombre delle idee", numeri, proprietà geometriche .
  • Questi saperi sono pienamente conoscibile, mediante l'uso della scienza. 
      • La pura intellezione.  (che ci fa ricordare le idee vere e proprie)
      • e il pensiero discorsivo  (ci rapporta con numeri, regole, princìpi delle scienze...)
  • Poi viene il mondo sensibile, un misto di essere e non-essere, diviso in
    • Cose
    • e ombre delle cose o immagini
  • Il mondo sensibile è conoscibile in un modo che è intermedio fra la scienza e l'ignoranza: l’opinione (doxa), spesso fallace. L’opinione si divide in
    • immaginazione (che ci fa riconoscere e capire le immagini)
    • e credenza (che ci fa riconoscere e capire le cose del mondo fisico)
  • Il livello infimo di conoscenza è rappresentato dal non-essere,
    • che non è conoscibile.
    • Quindi fonte dell'ignoranza

Secondo te, perché, ho scritto in rosso "non essere" e "ignoranza"?

Ontologia 
L'ontologia è la scienza filosofica che si occupa dell'essere (ricordi Parmenide?)
  • La filosofia della physis aveva cercato di spiegare tutti i fenomeni ricorrendo a cause di carattere fisico e meccanico.
    • acqua, aria, radici, atomi, semi...
  • Platone ricorre alla realtà soprasensibile (un essere non fisico), simile al Nous di Anassagora, ma non in secondo piano di fronte alle cause fisiche tradizionali, anzi...
    • l'idea permane sempre uguale mentre tutto ciò che è materiale cambia
    • tutti i corpi, ad esempio, dopo un certo numero di anni diventano irriconoscibili ma le idee rimangono uguali  
    • i corpi, le cose imitano le idee non viceversa

Rifletti: per spiegare il motivo per cui Socrate si trova in carcere

  • basta la spiegazione naturalistico-meccanicistica,
    • perché ha le gambe,
  • o ci vuole una spiegazione di carattere morale, quindi di livello più elevato
    • perché ha deciso che è giusto agire così?

Le idee sono qunidi anche forme, cause, spiegazioni e non vanno confuse coi concetti, che sono semplici rappresentazioni mentali che derivano dalla nostra esperienza.

L’insieme delle idee forma l’Iperuranio (iper = sopra uranio = cosmo fisico).

L'iperuranio è un luogo non luogo, le idee sono organizzate in modo gerarchico:

    1. idee inferiori,
    2. altre superiori
    3. e, sopra tutte, l'Idea del Bene,
      • che produce l'essere e la sostanza,
      • e rende le altre Idee conoscibili
      • e la mente capace di conoscerle.

Nelle dottrine non scritte, Platone, inoltre parla

  • dell’"Uno", (Uno - Bene), principio che genera solo cose buone
  • e di un secondo principio, inteso come indeterminato, illimitato e come principio di molteplicità, che è chiamato Diade.

Ne deriva questa gerarchia ontologica delle idee (ricorda che per Platone la realtà è fatta d'idee e il mondo materiale di "imitazioni":

  1. Dalla cooperazione di questi due principi originari (Uno e Diade), nasce la totalità delle Idee.
  2. Dopo ci sono alcune Idee generali, come quelle di Essere, Quiete, Movimento, Identità, Diversità, Uguaglianza, Disuguaglianza e così via.
  3. Nel gradino più basso ci sono gli enti geometrici.

Il mondo fisico deriva

  • dalle Idee, che sono il principio formale,
  • e da un principio materiale sensibile, in altre parole fisico, indeterminato ed illimitato.

Sono le idee a dar forma alla materia, il mondo fisico imita la realtà (fatta d'idee)

Psicologia e Antropologia
La parola "psicologia" deriva da "psyche" (= anima) e la parola "antropologia" deriva da "antropos" (= uomo)  

Qualche premessa

L’Orfismo , (ricordi i "riti orfici e dionisiaci", la religione "intima" dei Greci, quella in cui credevano veramente e di cui non parlavano volentieri? ) ritiene che il corpo è prigione dell’anima, e che l'anima vorrebbe fuggire dal corpo. Se si accetta questa premessa si incappa in due conseguenze paradossali:

  • la fuga dal corpo. Morte del corpo per dare più vita all'anima, per trovare la dimensione spirituale;
  • La fuga dal mondo. Fuga dalle cose terrene per diventare virtuosi.

Queste idee sono comuni a molte antiche religioni asiatiche e, perfino americane

Per Socrate la "cura dell'anima" era il supremo compito morale.

Per Platone la purificazione è sforzo di ricerca e di ascesa alla conoscenza, che ci eleva al soprasensibile (una specie di conversione morale).


L'anima è immortale (L'anima Platone è l'essenza dell'uomo ed è immortale. Lo dimostra in tre modi)

  1. Prova dei contrari e della reminiscenza.
    • Le cose sono generate dai loro contrari: il caldo dal freddo, il bello dal brutto, il vivo dal morto e viceversa.
      • Quindi dalla morte del corpo abbiamo il ritorno dell'anima nell'Iperuranio.
      • Quindi l'anima è eterna
    • La reminiscenza (il fatto che a volte abbiamo in noi come dei ricordi di luoghi o cose che non abbiamo mai visto) completa la prova.
      • Qualcuno potrebbe obiettare: quali altre prove ci sono di questa eternità? 
      • Ricordiamo le cose che apparentemente non sappiamo perché prima di nascere abbiamo già visto
  2. Prova della somiglianza.
    • Ciò che è composto (corpo) è destinato a corrompersi (separazione degli elementi)
    • ciò che è semplice (anima) permane sempre uguale a se stesso.
      • Le Idee sono immutabili ed eterne,
      • l'anima, che le conosce, deve possedere la loro stessa natura, quindi anch'essa è eterna 
  3. Prova basata sulla teoria delle idee. (Riservata solo agli iniziati, a chi si distacca dal mondo e segue il logos, “seconda navigazione”)
    • Ogni cosa partecipa (è parte) della sua idea corrispondente.
    • Non vi è passaggio tra idee opposte.
      • prendiamo ad esempio le due idee di animato e inanimato: ciò che è animato non può essere contemporaneamente anche inanimato
      • oppure (altro esempio), l'uomo è un mammifero e non può essere un non mammifero
    • L’anima dà vita al corpo e quindi partecipa all’idea della vita,
    • quindi non fa parte dell'idea (opposta a quella di vita) della morte
    • quindi è immortale.

Queste dimostrazioni diedero ai grandi Scolastici mdievali alcuni spunti per dimostrare l'esistenza di Dio...


Descrizioni dell’anima (In Platone le descrizioni sono più d’una e non sempre in perfetto accordo)

  1. Nel Fedone l’anima conosce e il corpo desidera.
    • Dopo la morte
      • chi è vissuto nelle passioni (prevale il corpo) si reincarnerà in un essere inferiore,
      • chi è vissuto secondo virtù si reincarnerà in esseri superiori.
      • Il filosofo si libererà dal ciclo delle reincarnazioni.
        • (Ricorda molto il "Nirvana")
      • Il ciclo di reincarnazioni è legato alle vicende dell'individuo
  2. Nella Repubblica , l'anima ha  tre parti, e, a seconda della prevalenza ci sono  tre tipi di persone:
    • irascibile (o volitiva, che media tra le altre due parti dell’anima),
      • chi è per natura più irascibile meglio si realizza nella professione di soldato o di guardiano
    • concupiscibile (o irrazionale o arazionale, che aspira a legarsi agli oggetti corporei)
      • Il popolo che è molto attratto dagli oggetti cirporei e dalla corporeità è destinato al lavoro
    • e razionale (che ci spinge verso la conoscenza), volontà, sentimento e conoscenza.
      • I filosofi hanno prevalenza di anima razionale e sono destinati a governare
  3. Nel Fedro L’anima è paragonata ad una biga alata e relativo cocchiere.
    • Due cavalli (parte arazionale):
      • uno bianco (anima irascibile) che vola verso l’alto,
      • l’altro nero (anima concupiscibile), che vola verso terra.
    • Il cocchiere, che dirige il cocchio, rappresenta la parte razionale.

Anche gli dei e gli esseri intermedi (astri…) hanno l’anima. Alcune anime cadono nei corpi, di cui diventano prigioniere…

Ecco lo schema dell'anima come appare nel Fedro  

    Parte razionale
 
Parte arazionale
 
Cavallo bianco (anima irascibile) che vola verso l’alto
Il cocchiere, media tra i due cavalli e li dirige.
(alcune bighe precipitano…)
 
 
Cavallo nero (anima concupiscibile), che vola verso terra.

In Platone, poi,  si trovano frequenti accenni alle dottrine orfiche e dionisiache. Un paio di esempi:

  • Il "ciclo cosmico", di reincarnazioni è legato ad una determinata durata:
    • premio e castigo dopo la morte non durano più di mille anni,
    • poi la reincarnazione è inevitabile.
  • La vera vita non è quella terrena, ma è quella dell'aldilà. La sorte che tocca alle anime è di tre tipi diversi, che assomigliano molto alla triplice divisione dell'aldilà cristiano in Paradiso, Purgatorio e Inferno.

Per saperne di più > Fedro | Fedone | Repubblica

I due mondi
 
Ecco ora un primo schema riepilogativo di ciò che hai studiato finora.

Gnoseologia, ontologia, psicologia (anima) ed epistemologia (scienza filosofica che si occupa della validità delle varie parti del sapere, delle scienze) a confronto nell’idealismo platonico

I mondi
Sensibile
Intelligibile
Si dividono in
Ombre delle cose
Mondo delle cose
Idee logico matematiche
Idee vere e proprie
Esempi
 

Immagini, ombre, riflessi, statue

Animali, piante, oggetti
Numeri, figure geometriche, dimostrazioni
Bello, bene, giusto, ma anche umanità, stile…
Errori/verità
 

Confonde l’effige con l’oggetto

Confonde l’oggetto con l’idea di cui fa parte
Maggiore universalità e certezza
Massima certezza ed universalità
Strumenti psichici
 

Immaginazione

Credenza
Pensiero discorsivo, diànoia
Intelletto, intellezione, nòesis
Conoscenza
(Epistemologia)
Opinione, doxa
Epistème, scienza
I Saperi
(Epistemologia) 
 

Le arti

Le tèchne
Matematica, geometria, logica
Filosofia
Gradi ontologici
Apparenza
Essere

Se ti piacciono gli schemi puoi trovarne altri qui > atlantide | riassunto | Schema

Analizziamo il mito della caverna
Sintesi del mito della caverna .

Degli uomini vivono in una caverna che ha l'ingresso aperto verso la luce; legati alle mani e al collo, essi possono vedere solo il fondo della caverna.

Fuori della caverna c’è un muro dietro al quale passano delle persone che portano delle statue sulle spalle, dietro questi uomini arde un grande fuoco e, dietro ancora, vi è il sole; la loro voce, a causa dell'eco, risuona nel fondo della caverna.

I prigionieri vedono solo le ombre riflesse sul fondo della caverna e per loro è come se i suoni provenissero da esse.

Se un prigioniero riuscisse a liberarsi e potesse girarsi e guardare direttamente verso l'apertura della caverna, scoprirebbe le statue che si muovono sopra il muro e capirebbe che sono più vere delle ombre.

Se poi egli uscisse resterebbe abbagliato ma poi si abituerebbe a vedere, prima riflesse e poi direttamente, le cose e, la stessa luce del sole, e capirebbe che quella luce è causa di tutte le altre cose.

Se ritornasse nella caverna, potrebbe succedergli di fare la fine di Socrate?


Questo racconto ha molti significati:

  • Ontologico (gradi della realtà): ombre = parvenze sensibili delle cose, statue = cose sensibili vere e proprie, muro = divisione sensibile/soprasensibile; cose oltre il muro = essere (Idee), sole = Bene.
  • Mistico teologico : nella caverna si svolge la vita dei sensi, la vita dello spirito è fuori, nella luce; la "liberazione dai ceppi" rappresenta il passare dal sensibile all'intelligibile.
  • Politico : chi si era liberato ritorna a liberare gli altri. Il filosofo contempla il vero e tenta di rendere partecipi gli altri anche se rischia di fare la fine di Socrate.
  • Gnoseologico: visione delle ombre = immaginazione, visione delle statue = credenza passaggio da statue a oggetti al sole, prima mediata e poi immediata = conoscenza mediana (matematico-geometrica, che ha ancora a che fare con immagini visibili) e intellezione (conoscenza dialettica delle Idee, puro atto intellettivo).
  • Antropologico Gli uomini comuni possono attingere solo ai primi due gradi di conoscenza (immaginazione <eikasìa> e credenza <pìstis>), i matematici alla scienza mediana (dìanoia), mentre solo i filosofi raggiungono la pura intellezione (nòesis).

Per saperne di più > testo integrale | commento | Weber

Dialettica
Cominciamo con un paio di definizioni e col punto di vista di Platone

Dialettica: da dialektos ("dialogo") e tèchne ("arte", "produzione", "tecnica"). Dialogo deriva da dialégo, ("raccolgo, unifico"  ma anche "distinguo, divido". )

  • In epoca classica il termine è sinonimo di "logica".
  • Per Hegel è il processo logico per cui da "tesi" e "antitesi", si giunge alla "sintesi", unificazione dei tue termini in una nuova tesi.
  • Per Platone procede da un'Idea all'altra fino al Bene.
    • Può essere ascensiva (libera dai sensi)
    • o discensiva (processo di divisione, diairesi).

Retorica: (retor téchne, "tecnica della parola"), la cui radice è retor, da eirein ("parlare"). Sviluppata da Gorgia e dai sofisti, è il discorso persuasivo, che convince.

  • Si basa sul buon uso della parola (eloquenza).
  • Il linguaggio
    • è lo specchio dei rapporti di forza tra le persone:
    • è usato per vincere uno scontro dialettico,
    • indipendentemente dalla verità dell'argomento

Per Platone è semplice contraffazione del vero.


Nella diatriba dialettica - retorica

  • Socrate
    • - manovrato da Platone?-
  • dimostrava di preferire di gran lunga la dialettica.
Ora ci occuperemo del metodo platonico per raggiungere la verità.
  • Socrate ci ha detto che la verità è in noi,
  • Platone l'ha dimostrato e ci dà un metodo (diairesi) per trovarla...
    • La dialettica permette di distinguere il vero dall’apparente.
    • E’ da preferirsi alla retorica, utilizzata dai sofisti.

Ma qual è il rapporto tra il vero (idea) e l’apparente(mondo)? Tre ipotesi.

  1. Il mondo empirico deriva da quello delle idee (teoria della partecipazione o metessi).
    • Le cose partecipano all’idea intera o a parte di essa?
    • In altre parole l’idea è divisibile?
    • Derivare significa essere uguale o assomigliare?
  2. Il mondo dell’esperienza imita quello delle idee.
    • Distinguiamo le cose bianche grazie all’idea della bianchezza, ma
      • la bianchezza assomiglia alle cose bianche,
      • possiamo postulare un’idea intermedia (il candore?)
      • ma anche il candore assomiglia alla bianchezza
      • e alle cose bianche.
    • Tra bianchezza e candore c’è il biancore e così via…
      • (argomento del terzo uomo)
  3. Le idee sono tra loro in rapporto di comunanza (koinonìa).
    • In questo caso possiamo immaginare che formino un complesso gerarchico organizzato secondo il criterio della divisione (diairesi).
    • Ogni idea va distinta dal suo esatto opposto e va collegata al genere prossimo rispettando la giusta direzione…
Esseri inanimati
Esseri viventi 
     
 

|

     
 
Selvatici
Domestici
   
   

|

   
   
Acquatici
Terrestri
 
     

|

 
     
Volatili
Podestri
La coppia selvatici/domestici, ad esempio, non può partecipare del genere esseri “inanimati” né potrebbe essere collocata ad un diverso livello nello schema…

Esercizio facoltativo: trasforma un brano antologico del tuo libro in uno schema diairetico(ti consiglio l'esercizio 5 di pag. 455)


Per saperne di più > diiresiretorica | dialettica

I generi sommi
Se tutto è genere di qualche specie o specie di qualche genere viene spontaneo porsi un paio di domande:
  • Esiste una specie che a sua volta non è genere di nulla?
  • Esiste un genere che a sua volta non è specie?

 


Compito facoltativo: Alla prima di queste domande - Esiste una specie che a sua volta non è genere di nulla? - puoi tentare di rispondere tu, per scritto


Per la seconda questione, detta dei generi sommi, Platone ne propone 5

  • essere
  • identico
  • diverso
  • stasi
  • movimento

Perndiamo ad esempio l'idea di diverso, a quale genere appartiene? Non viene in mente nulla, vero?

Ora rifletti, quattro di questi generi sommi formano delle coppie di concetti correlativi, di conrtari. Uno solo non ha il "compagno", Quale?

Teologia - Da qui alla fine va riletto, integrato e completato
Scienza filosofica che si occupa di Theos=Dio
Platone descrive qualcosa che assomiglia a Dio o alla religione in parecchie delle sue opere.
Io ho scelto questi tre esempi:
  • Nel mito del Demiurgo, Dio è descritto come un abile artigiano che ordina il Chaos e lo trasforma in un cosmo ordinato
  • Nelle dottrine non scritte, si parla dei princìpi (le idee e i princìpi dell'uno e della Diade) 
  • Nella Repubblica Platone assegna alla religione una funzione educativa
Demiurgo: il contatto tra
  • le Idee (principio intellegibile)
  • e la materia (principio sensibile)

avviene grazie al Demiurgo (Dio-artefice che, prende a modello il mondo delle Idee, e plasma la materia generando il cosmo).

Il Demiurgo
  • è un Dio-persona, non crea ma ordina (la materia gli preesiste).
    • trasforma il Chaos in Cosmos
    • ha creato questo mondo per bontà.

Le Idee e i due principi dell'Uno e della Diade sono divini (divinità impersonali).
 

Nella "Repubblica"  la teologia dei poeti è d'interesse esclusivamente pedagogico
Politica e educazione (La città giusta) 
La politica (ai tempi di Platone individuo e cittadino sono la stessa cosa e la Città-Stato è l'unica forma di società) e la filosofia (conoscenza delle ragioni prime di tutte le cose) rendono l'anima più virtuosa. Per costruire lo stato ideale occorre che il politico diventi filosofo.
Tre classi sociali: lavoratori (contadini, artigiani e mercanti, la cui virtù - temperanza - è propria dell’anima concupiscibile), che provvedono ai bisogni materiali custodi o guerrieri (la cui virtù – coraggio - è propria dell’anima irascibile), che difendono e garantiscono l’ordine e reggitori (la cui virtù è la sapienza di chi contempla il bene), che governano.
Gli uomini della prima classe non hanno bisogno di grandi insegnamenti, mentre un lungo cammino attende le altre due. Ecco i piani di studi
Custodi: leggere e scrivere, conoscenza dei testi classici e nozioni di matematica; il servizio militare.
Governanti : (oltre alle cose apprese dai custodi) dialettica, pratica nelle istituzioni della Città. Non possono avere famiglia e vincoli economici, per non essere distratti...
Comunismo platonico l’organizzazione sociale della Repubblica è parsa ad alcuni comunista (comunione dei beni e delle donne, figli allevati in comune, poche differenze tra ricchezza e povertà…). Rousseau e Babeuf, ad esempio. ispirandosi a lui elaborarono dottrine politiche contro la proprietà privata
Gli intenti di Platone, tuttavia, erano di tipo etico, non politico o sociale, lo prova il fatto che elaborò anche una seconda dottrina, più realistica: per il politico è importante conoscere il Bene e calarlo nella società, se non lo realizza nella società, deve realizzarlo almeno dentro di sé. Le costituzioni, aiutano a rendere lo stato più giusto.
Tre sono le forme corrette di costituzione: monarchia, aristocrazia e democrazia (le cui degenerazioni sono rispettivamente la tirannide, l'oligarchia e la demagogia). Platone consiglia monarchia negli stati ben governati, e la democratica dove c’è corruzione (garantisce almeno un po’ di libertà).

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Le due realtà (altro schema riassuntivo) 
 
Concludiamo con un ultimo schema
Per Platone le realtà sono due:
 
 
 
 
 
Una è materiale
L’altra è immateriale
Fenomenica (appare ai sensi), visibile
Noumenica (la posso pensare ma non appare ai sensi), è invisibile
Mondo della natura (Appare ai sensi, dunque è apparenza)
Mondo delle idee (E’ pensabile, reale)
Gli enti del mondo sensibile sono generati, corruttibili e mutevoli (come dice Eraclito)
Le Idee sono ingenerate, incorruttibili ed immutabili (ciascuna di esse possiede le caratteristiche dell'essere di Parmenide).
Gli enti del mondo sensibile sono solo apparenza (non sono)
Un'Idea per essere quello che è deve non-essere tutte le altre, un essere e un'infiniti non-essere.
Le cose derivano dalle idee (mimesi).
Le Idee causano le cose (Idea = forma, causa).
Lessico platonico 
Ecco l'elenco delle parole che dovresti aver imparato studiando Platone.

Se ti sfugge il significato di qualcuna di loro puoi chiedere aiuto sul forum o direttamente ai tuoi compagni o a me.

Il test verterà specialmente sull'uso e sulla conoscenza di questo lessico...

  • anamnesi, reminiscenza
  • apparenza
  • aretè
  • aristocrazia democrazia monarchia
  • arte
  • biga alata
  • comunanza, partecipazione
  • concupiscibile
  • contrari e reminiscenza
  • coraggio, custodi o guerrieri
  • corruttibili e mutevoli
  • credenza, fede
  • demagogia, oligarchia, tirannide
  • demiurgo
  • diairesi
  • dialettica
  • dialogo
  • dottrine non scritte
  • epistème, conoscenza
  • eros, bellezza
  • governanti
  • Idea, forma, essenza
  • immaginazione
  • immutabili e Incorruttibili
  • intellegibile
  • intellezione, noesi
  • Iperuranio
  • irascibile
  • lavoratori
  • mimesi, imitazione
  • mito
  • opinione, doxa
  • pensiero discorsivo
  • razionale
  • retorica
  • sapienza
  • sensibile
  • somiglianza
  • tèchne
  • temperanza

Esercizio facoltativo

Stampa l'elenco delle parole - o copialo in un file - e poi sottolinea quelle più (o solo) platoniche e scrivi vicino alle altre a quale altro autore appartengono