Filosofi e politica (Da Hobbes a Rousseau)
di P. Mussa
Dovresti già conoscere: |
Demagogia, oligarchia, aristocrazia e
tirannide antiche Platone: La repubblica e le leggi. Aristotele: Monarchia, aristocrazia e politìa Ideale cosmopolita dell’età ellenistica Roma:
Diritti e doveri del cittadino,
cursus honorum. Il corpus “iuris” di Giustiniano Medio
evo: Novità introdotte dei
barbari, papa e imperatore, feudalesimo, auctoritas Umanesimo
- rinascimento: Bodin: stato
moderno, Machiavelli: il principe, Botero: ragion di stato, le utopie,
Giusnaturalismo e contratto sociale |
IL “De cive” di Hobbes 1640 |
Un trattato che adotta il metodo
induttivo - dimostrativo delle scienze matematiche: la politica diviene
scienza obbiettiva e rigorosa... LIBERTA’:
Lo stato di natura, è misero e
insicuro, le leggi di natura sono espedienti per conservare la vita il più a
lungo possibile: “ricerca la pace ma preparati alla guerra”. L’uomo non è
socievole per natura (Homo homini lupus - Lucrezio), solo il timore verso gli
altri costringe l’uomo a costituire nuclei sociali. L’esperienza (i classici e le paure
personali dell’autore) lo dimostrano. Lo stato di natura è bellum omnium contra omnes ed ha tre
dimensioni Prestatale (primitivi), antistatale (anarchia) e interstatale
(guerre tra sovrani) POTERE: Origine
dello stato: Convenzione,
contratto, patto “PACTUM UNIONIS”. Il sovrano assume il potere e garantisce
la sicurezza. Tutti i diritti, tranne quello, inalienabile, alla vita, sono
trasferiti al sovrano. IL diritto consuetudinario non ha senso (limita il
potere del sovrano) Forme
di potere: Hobbes preferisce la
monarchia assoluta. LEVIATANO. Il potere è indivisibile,
quindi non può essere spartito con il parlamento. Motivi
di decadenza: La monarchia con
divisione dei poteri non è indice di maggior libertà (anarchia). “Niente
tasse senza rappresentanti” è un’incongruenza, visto che è lo stato a garantire
il diritto alla proprietà. Diritti
e doveri: L’obbedienza del suddito
deve essere esteriore (no al controllo della mante). Il dovere del sovrano
sta nel mantenere il patto col suddito di garantirgli la vita e la
possibilità di essere felice. Se il sovrano viola la legge fa torto a Dio,
non al suddito, che non ha, quindi, motivo di ribellarsi. (Meglio un pessimo
sovrano che l’anarchia?) Confronto
pregi difetti dei vari tipi di stato
RELIGIONE:
Differenza tra fede (chiesa?) e
professione di fede (gesti, simboli, modalità stabilite dal sovrano). I cittadini cristiani devono obbedienza al sovrano. L’uomo non ha mai motivo di opporsi
allo stato per motivi religiosi |
I “Trattati sul governo di LOCKE
(1690 - 1714) 20 edizioni nel 700 e 12
nell’800 |
Pubblicato anonimo, con mille
precauzioni fino all’edizione del 1714 (postuma) - Grande successo -
Ragionevole, sereno e ponderato. - (Breve?) Tutti
gli uomini sono per natura liberi ed uguali. Solo il contratto ed il consenso possono sancire
l’ineguaglianza. (Contro Filmer che nel “Patriarcha, sostiene l’universale
soggezione al padre ed al sovrano, sancita da Dio) Diritti
naturali: Vita, sicurezza, libertà
e proprietà. Legge
di natura: Rispetto dei diritti.
Salvo due casi (difesa e punizione) i vanno rispettati. Allo stato di natura mancano: una legge
chiaramente espressa, un giudice imparziale, i mezzi per far rispettare la
legge Nascita
dello stato civile: Costituzione
di un’autorità e concezione di libertà come rispetto delle leggi. Proprietà
privata: 1) (nello stato di
natura) la proprietà è comune. 2)Proprietà limitata (titolarità del lavoro e
possesso dei relativi mezzi). 3) (Nello stato civile) Proprietà disuguale ed
illimitata (denaro) Stato
e società: Le forme di
associazione degli uomini sono molteplici: famiglia, servo - signore... Locke
attribuisce allo stato il minimo di potere necessario: sorveglia ma non promuove né educa Tipi
di stato: Democrazia (molti) - Oligarchia (pochi) Monarchia (uno) Potere
legislativo: Potere supremo con
tre limiti: 1) di contenuto (pubblico bene e conservazione della specie), 2) di
competenze (non deve fare ciò che spetta all’individuo o alla famiglia...) e
3) formale (Leggi certe, stabili, uguali per tutti, con giudici imparziali...) per delega popolare sempre
revocabile Potere
esecutivo: Di eseguire le leggi.
Sempre in atto (Le leggi vanno sempre eseguite, mentre non sempre ne
occorrono di nuove) Divisione
dei poteri: Il governo,
subordinato al potere legislativo, si articola in tre poteri separati:
1)Esecutivo, 2)Federativo (relazioni internazionali) e 3) di prerogativa
(attribuire privilegi). Gli ultimi due vanno coordinati più strettamente. I
tre poteri sono autonomi anche se uniti nella figura del sovrano. In caso di
conflitto col popolo quest’ultimo ha sempre ragione. Potere
illegittimo e diritto alla rivoluzione. Se i cittadini sono ridotti a sudditi se atti illegali colpiscono la
maggioranza, se non ci sono altri mezzi, la rivoluzione diventa legittima. L’arbitro
ultimo è la coscienza. |
Reazione aristocratica all’assolutismo |
Fénelon:
Ripristinare l’antico quadro
costituzionale: la nobiltà, élite naturale, concorsi per merito e non vendita di cariche, liberalizzare i
commerci, autonomia a stati generali e assemblee... Gli esponenti di questa corrente,
tuttavia, si rivolgono al re stesso per indicargli i pericoli del despotismo. |
Montesquieu, “L’ésprit des lois” |
Nelle
“Lettere persiane” Travestito da
viaggiatore persiano, descrive contraddizioni, irrazionalità ed incongruenze. Spirito
delle leggi è l’impronta, il carattere,
la filosofia di fondo che anima i vari sistemi istituzionali. Le leggi devono
essere adatte al popolo che le formula e solo eccezionalmente una legge di un
altro popolo può essere utilizzata. La forma istituzionale comprende
educazione, legislazione, libertà, sistema militare, commerciale, monetario e
fiscale. Sistemi
istituzionali: Democrazia (virtù
civile - diritto di voto) - Aristocrazia (moderazione) - Monarchia (onore -
corpi intermedi) - Dispotismo (paura - capacità personale del despota - si
regge sull’ignoranza) Monarchia
limitata è la forma di governo
preferibile. Divisione dei poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) e
responsabilizzazione dei corpi intermedi. La legge come strumento di difesa
delle libertà Differenza
tra Patrie ( = amore per la
libertà) e Pays (dove non c’è libertà) |
Altri illuministi |
Fisiocrazia: (In opposizione al mercantilismo). La ricchezza si
crea con la produzione, non con lo scambio. Tre classi: proprietaria o oziosa,
produttiva (contadina) e sterile (artigiani, commercianti e professionisti)
Tutte utili. - Despotismo legale - Turgot Diderot:
Riformismo, sfiducia
nell’assolutismo illuminato, critica al despotismo, Radicalismo
antimonarchico, democratico e libertario: antischiavista, anticolonialista,
rivoluzione. Nuovo compito del filosofo: direzione intellettuale e morale del
moto di emancipazione del popolo (rivoluzione...) Beccaria:
(Dei delitti e delle pene) Il
diritto di punire è limitato dal contratto sociale. Riguarda solo i diritti
ceduti, non tutti i diritti. Le leggi devono essere chiare e logiche. La pena
di morte: né utile né legittima. Utopie del periodo illuminista. Meno famose delle precedenti, erano spesso molto
conosciute anche se diffuse clandestinamente (es. “Testamento di un parroco
di campagna” di Meslier), spesso si tratta di mondi atei e comunisti. Le
utopie del periodo illuminista non si ponevano scopi pratici . Si pensava che
il mondo si sarebbe trasformato grazie al progresso. Antiutopia. Alphonse Donatien De Sade, dal cui nome deriva
l’aggettivo “sadico” a causa del contenuto dei suoi racconti, è considerato
l’esponente dell’antiutopia per il suo tentativo di descrivere il mondo
reale, in cui i buoni e gli onesti non hanno spazio e sono sempre destinati a
soccombere. Sieyès Che cos’è il terzo stato? Giacobini (Robespierre) Uguaglianza da effettuare realmente
(sistema di lavoratori proprietari senza salariati). Limiti alla proprietà,
che, tuttavia è necessaria. Virtù civica e Stato contro la corruzione. Le istituzioni
sono garanti della libertà. Democrazia diretta con mandati brevi Girondini La proprietà mobiliare è il principio della
democrazia. Democrazia. Autonomie locali. Libertà economiche e di iniziativa.
Eguaglianza come idea regolativa. Riduzione dell’ineguaglianza (scuola,
legge, assistenza) Babeuf Critica della proprietà privata e comunismo
(Congiura degli uguali) |
Rousseau: “Discorso sull’origine
dell’inegua-glianza...” 1755 “Il contratto sociale” 1762 |
I
mali della società Il progresso
non libera l’uomo. Disuguaglianza. L’umanità
è giunta all’alienazione di sé medesima Stato
di natura (E’ un modello cui far
riferimenti per l’analisi dello stato civile. Non ha collocazione temporale,
si ricava dall’uomo stesso). Non esisteva l’ineguaglianza. Uomo
naturale Amore di sé
(autoconservazione) e pietà (ripugnanza naturale a veder soffrire...) L’uomo
moderno Libertà e facoltà di
perfezionarsi > Razionalità ed amor proprio (egoismo) portano
all’ineguaglianza. La proprietà privata della terra è innaturale. La differenza ricchi - poveri tende a crescere
Società che si basa sulla sopraffazione. Impossibile
ritorno allo stato originario Una volta allontanatisi da essa non è possibile
ritornare all’innocenza. E’, quindi necessaria una radicale trasformazione
della società. Patto
sociale, volontà generale Patto
tra liberi per costituire lo stato. La volontà generale è diversa dalla somma
delle volontà individuali: persegue la libertà ed il bene pubblico Sovranità
popolare No al principio di delega.
Rifiuto della divisione dei poteri: appartengono sempre al popolo. Governo:
Non fa leggi, quindi non è
sovrano. Non sono padroni del popolo ma esecutori delle leggi (servizio) Democrazia
diretta Gli inglesi sono schiavi
tutti i giorni ad eccezione di quando vanno a votare... |