EDUCAZIONE CIVICA 3: Diritti, poteri, interessi Di P. Mussa

Il diritto soggettivo prevede 2 situazioni

I diritti soggettivi si possono dividere in

 

Il titolare di un diritto soggettivo attivo può farlo valere (ADIRE)

 

Gli INTERESSI legittimi

I Poteri o potestà,

 

Ma quali sono le fonti del diritto?

Le norme scritte o LEGGI sono

Formali

Costituzioni, codici, leggi  e costituzioni regionali

Materiali

Atti amministrativi, decreti emanati dal governo per motivi d’urgenza

Le norme orali o CONSUETUDINI hanno

Elemento soggettivo

Ciascuno le condivide

Elemento oggettivo

Tutti si comportano in un dato modo

Le norme sono raccolte in codici. In Italia ve ne sono otto:

Penale (1931), Procedura penale (1989), Civile (1942), Procedura civile (1942), Strada (1993 + le recenti modifiche) Navigazione (1942),              Militare di pace, Militare di guerra, (Recentemente abrogata la pena di morte).

In caso di Contrasto fra norme (una proibisce ciò che un’altra permette) la norma più generale annulla l’altra (es. un decreto del provveditore agli studi in contrasto con la legge dello stato).

In mancanza di norme su un determinato comportamento che si ritiene da valutare giuridicamente o in caso di contenzioso si può decidere per analogia con altre leggi o casi simili.

Diritto consuetudinario specialmente nei paesi anglosassoni le sentenze precedenti sono considerate atti con valore di legge. (Se in un precedente processo un imputato è stato assolto…)

Modificare e abrogare le leggi

ABROGAZIONE: la costituzione prevede due modi principali per abrogare una norma:

Per abrogare una parte della costituzione: doppia lettura alle camere con maggioranza più ampia

Per abrogare una legge del parlamento: referendum abrogativo (500 000 firme, corte costituzionale, votazione) il parlamento, che le ha fatte, può abrogarle o modificarle con gli stessi sistemi adottati per farle.

Interpretazioni

I principali tipi di interpretazione delle norme sono quattro:

Grammaticale e sintattica: la più ovvia, si cerca di capire cosa impone la legge attraverso il suo significato comune, di attenersi al significato di cosa c’è scritto.

Logica: interpreta intenzione e contesto oltre al significato e può essere

Restrittiva (applicazione minima)

Dichiarativa (applicazione grammaticale - sintattica)

Estensiva (applicazione massima, anche in casi non previsti o prevedibili dal legislatore)

Dottrinale: Quando viene interpretata da esperti

Autentica: Quando viene interpretata da chi ha fatto la legge.