GEORGE BERKELEY (1685-1753): l’essenziale

Di P. Mussa

 Vita (1685 – 1753)

 

Nato in Irlanda da famiglia anglicana d’origine inglese si sentì sempre irlandese. Studia prima a Kilkenny e poi a Dublino.

 

 

1708-13

1721 – 31

1731-1734

1744 – 53

 

Pensiero

 

Noi studieremo principalmente una sola delle fasi del suo pensiero... Vediamo se riesci a capire qual'é

 

Premessa

il materialismo è l'origine dell'ateismo,

l'immaterialismo (termine coniato da Berkeley) è per Berkeley la migliore difesa della religione,


Nella sua filosofia poi, troviamo forti tracce di

 

Il neoplatonismo si farà sempre più evidente nel nostro autore,  l’ultima opera, Siris, ne è il manifesto.


 

 

Non esiste una sostanza materiale

La filosofia di Berkeley potrebbe essere definita Ideismo, più che idealismo

Il nocciolo del suo pensiero può essere riassunto in questa frase: "Esse est percipi", essere è esser percepiti :

L'io se l'"esse est percipi" ci deve essere necessariamente un soggetto che percepisce".

Lo spirito Siccome "noi avvertiamo una successione incessante di idee", deve esserci "una causa delle idee. Non potendo essa stessa essere un'idea o una loro combinazione, deve allora essere una sostanza, ma non certo una sostanza corporea e materiale, ma una incorporea ed attiva, cioè lo spirito.

Dio: Alcune idee, infatti, ci appaiono "libere", create da noi; altre, invece, ci sono imposte (quelle percepite attualmente dai sensi) "quando apro gli occhi non posso scegliere di vedere o di non vedere". Dio, attraverso i sensi, imprime in noi queste idee, producendole nel nostro spirito con tale regolarità e organicità che si possono chiamare e sono "leggi di natura".

Spazio e tempo: sia l'estensione sia la distanza sono fatti soggettivi, percepiti in un certo modo a causa della nostra conformazione psicofisica e non perché esistano realmente nel mondo.

Polemica contro lo spazio ed il tempo assoluti di Newton: le qualità secondarie (sensibili) sono solo nella nostra mente, soggettive, e quindi lo sono anche le qualità primarie (estensione, la forma ed il moto dei corpi).


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