Henri Bergson - di P. Mussa
Vita (1859-1941)
Nato a Parigi da
famiglia ebraica, studia filosofia, chimica e biologia alla Scuola Normale, si
laurea nel 1889. I suoi interessi principali riguardano i rapporti tra corpo e
spirito, la natura della vita, la morale e la religione.
Insegna
nei licei, una brillante carriera lo porta fino ad una prestigiosa cattedra al
Collegio di Francia (1899)
Durante
la prima guerra mondiale svolge importanti funzioni di diplomatico.
Nel 1921
si ritira dalla vita accademica per problemi di salute.
Nel 1927 riceve il Nobel per la
letteratura.
Durante l'occupazione nazista resta
a Parigi, per condividere il proprio destino con quello della sua gente, anche
se negli ultimi anni della sua vita si era avvicinato alla religione cattolica.
Morì (di malattia) nel 1941
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vita
Opere
Il suo capolavoro s’intitola“L’evoluzione
creatrice” (1907);
L'evoluzione delle
specie non avviene in base alla selezione naturale, è un fatto
vitale, spirituale e creatore di novità. In quest'opera Bergson si allontana
dalle tesi cartesiane, (res cogitans e res extensa, ricorfi?) arrivando
addirittura a negare che la materia esista autonomamente...
Altri titoli:
Materia e memoria (1896); Il
riso. Saggio sul significato del comico (1900); Introduzione alla metafisica
(1903)
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il
riso |
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memoria |
presente e
passato
Durata
Per Bergson esistono due tipi di tempo,
tutto ciò che sappaimo e facciamo prende in considerazione, usa come punto di
vista uno di questi due tipi di tempo. (Ti ricorda Schopenhauer? Anche a
me...)
Il Tempo della scienza
- Un susseguirsi di istanti tutti uguali per
lunghezza, qualitativamente, che possono essere diversi solo
quantitativamente
- i 60 secondi di un minuto hanno ciascuno la stessa
durata
- 1 secondo < 1 minuto
- Reversibile.
- i film, le esperienze scientifiche, i dati possono
essere esaminati anche a ritroso
- Astratto, esteriore, spazializzato.
- scritto su carta o memorizzato su pellicole o
schematizzato in grafici
- tutte cose che non sono nella nostra anima
- trasformato o trasformabile in grafici
- “Bastardo”.
- nasce dalla commistione di due enti (spazio e
tempo) che non possono essere considerati un'unica cosa
- Simile ai fotogrammi di un film.
- Oggi si direbbe che è "digitale"
E il Tempo della vita
- E fatto di tanti istanti diversi
- per lunghezza o durata
- pensa alla differenza tra
- due minuti dal dentista
- e due minuti trascorsi con la fortunata persona
che ha l'onore di averti per partner
- e anche qualitativamente.
- Irripetibili.
- Il tempo vero non ritorna, non puoi rifare una cosa
che hai fatto, ne faresti un'altra, più o meno simile
- In altre parole, la “Ricerca del tempo perduto” (Proust)
- o è impossibile
- o produce nuovi avvenimenti.
- Concreto, interiore.
- Il tempo vero, della vita, non è scritto su carta o
memorizzato su pellicole o schematizzato in grafici
- Caratterizzato dalla durata.
- Oggi si direbbe che è "analogico"
Il tempo vero è quello della vita, l'altro è
artificiale, quindi, per Bergson
- Il tempo
- non è misura oggettiva e progressione lineare
- è manifestazione dell'interiorità
- in cui sono compresenti passato, presente, futuro;
- Noi siamo il prodotto
- di tutti i momenti della nostra vita,
- ma anche degli aspetti nuovi che ogni momento
acquista col passare del tempo.
- La conoscenza è soprattutto
- un fatto oggettivo che si trasforma col tempo.
Curiosità >
Bergson e Einstein
La memoria
Se esistono due
tipi di tempo esisteranno almeno due tipi di memoria?
Direi anche più di due. Leggi con attenzione lo schema
e cerca di capire quali tipi lavorano sul tempo della vita, quali su quello
della scienza e quali su entrambi.
- Memoria - immagine : il cervello
trasforma in immagini solo ciò che serve di volta in volta.
- Ciò che noi chiamiamo "ricordo"
- il resto rimane nell'inconscio
- Memoria – abitudine: schema in cui la
durata prende forma.
- Nasce dalla ripetizione dei medesimi atti,
- continuiamo a ripeterli ogni volta che serve, senza
neppure rendercene conto
- ha qualcosa in comune con l’irrigidimento, la morte,
un sonno senza sogni in cui non ci si rende conto neppure di dormire
- Percezione la memoria - percezione
utilizza i "souvenir"
- oggetti - ricordo mediante i quali il nostro IO viene
proiettato dalla vita superficiale alla vita profonda.
- non ti è mai capitato che un oggetto ti abbia fatto
rivivere qualche sensazione del tuo passato?
- es. la “madeleine” della “Recherche du temps perdu”
di Proust
- Memoria spirituale: (durata)
- sa attualizzare il passato
- e dà origine alla memoria – immagine.
- Non esisterebbe se non fosse destata dalla
percezione e dalla memoria – abitudine
- Memoria pura: il resto, il più, le
cose che abbiamo memorizzato e di cui siamo più nemmeno consapevoli
- rimane nell’inconscio.
- la memoria - percezione è come un tuffo nella memoria
pura
- (Freud parla di Inconscio e di es)
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memoria
|
Bergson e la memoria
L’evoluzione creatrice e lo slancio vitale
Questa parte è piuttosto difficile, leggi con
attenzione e utilizza anche il libro e i link
Bergson parte da queste premesse
- Spencer: evoluzione universale
- teoria dell'evoluzione estesa a tutte le branche
del sapere umano
- Critica spiritualistica alla scienza (Boutrux
e
Poincaré…)
- Progressi della psicologia nel '900
- Varie concezioni filosofiche della libertà
Ma prende anche qualche distanza
- Per il meccanicismo L’evoluzione è
meccanicamente determinata (trasformismo di Lamark).
- Per Bergson l'evoluzione è
condizionamento a posteriori
- “a tergo della vita”.
- Non libero
- Per il finalismo Ciascun cambiamento
tende verso uno scopo.
- Per Bergson ogni cambiamento è
condizionamento a priori
- “di fronte alla vita”.
- Privo di libertà e coscienza.
Se si definisce lo slancio della vita “creazione
libera e imprevedibile” si escludono sia il finalismo sia il meccanicismo. La
vita è così evoluzione libera e cosciente.
Lo slancio vitale
- È originariamente attività pura.
- Anche la materia è creazione (quando
lo slancio vitale vien meno)
- Libero e cosciente (amore o
supercoscienza, comune a tutti gli esseri viventi).
- Lo slancio vitale, che tende ad espandersi, procede dal
disordine all’ordine, la materia, invece, da un relativo ordine, tende al
disordine (degradazione dell’energia)
Linee evolutive della vita
- Dal regno vegetale (che non ha
necessità di movimento)
- si passa a quello animale
- 4 specie:
- Echidermi e molluschi che hanno
subito un arresto dell’evoluzione
- Artropodi e Vertebrati da cui
derivano insetti e uomo
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evoluzione creatrice e slancio vitale
Istinto, intuizione e intelligenza
Anche Bergson analizza le facoltà intellettuali e le
valuta a partire dalle sue teorie sul tempo e sullo slancio vitale. Ecco le sue
conclusioni
L’istinto è la facoltà di utilizzare o
costruire organi corporei.
- L’istinto possiede la materia.
- Cieco e limitato, esso manca di coscienza.
L’intuizione è la facoltà di sentire, di
immedesimarsi, di andare oltre le apparenze.
- La metafisica, entra nell’essenza
intima del mondo, e perviene ad una serie di esperienze.
- Il misticismo è esperienza diretta
dell’Assoluto
L’intelligenza è la facoltà di fabbricare
strumenti artificiali.
- Mediante l’analisi si tenta di fissare
la realtà in immagini fisse.
- La conoscenza scientifica gira intorno alla cosa, non
oltrepassa le apparenze sensibili.
- E’ un meccanismo cinematografico
Per Schelling l’esperienza
dell’assoluto si ha nell’ arte: l’ispirazione
dell’artista gli fa cogliere l’assoluto
Si potrebbe concludere che chi sa andare oltre la semplice
intelligenza, con l'intuizione può orientarsi nella vera realtà, nel tempo della
vita e con strumenti adeguati...
Per saperne di più >istinto
e intelligenza
Società, morale e religione
Per
Bergson esistono due tipi di società, cui corrispondono due tipi di morale e due
tipi di religione
La
società chiusa, caratterizzata da morale chiusa, si preoccupa
solo di difendere la propria concezione della vita. Vi possiamo trovare
-
Prevalenza di divieti e
doveri.
-
Calcificarsi di
abitudini.
-
Prevalenza di
intelligenza
La
società aperta, caratterizzata da morale aperta, che sgorga
direttamente dallo slancio vitale inteso come amore.
-
Non è il contrario della
morale chiusa, è un salto.
-
E' società di eroi
e santi.
-
Non ha bisogno di precetti
e proibizioni
-
Prevalenza di
amore
Religione statica
Religione dinamica
C’è parecchio in comune
con “al di là del bene e del male” e con l’oltreuomo di Nietsche
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materiali
LIBERTA’
In Francia ai tempi di Bergson si stava diffondendo una
nuova filosofia, critica sia verso l'idealismo sia verso il positivismo: lo
spiritualismo (che noi non studieremo).
Ecco alcune concezioni di libertà dei principali
spiritualisti francesi a confronto con la concezione bergsoniana
Renouvier (Neokantiano, riprende Kant e
lo rilegge in chiave spiritualistica)
- La libertà è un presupposto del mondo fenomenico.
- Ricordi Kant?
- Il mondo di ciò che appare ai nostri sensi
(fenomenico) è fatto di spazio, tempo e sensazioni,
- il mondo che provoca le sensazioni, (noumenico),
non essendo oggetto di sensazione è il limite della ragione...
- Tra i fenomeni non c’è rapporto di causa - effetto,
- non è un fenomeno a causare un altro fenomeno
- al massimo potrebbero essere i noumeni
corrispondenti ...
- Se il rapporto causa - effetto non c'é quale funzione
ha la libertà?
Lachelier (Parte da Leibniz, ricordi il
principio di ragion sufficiente?)
- Nel mondo fenomenico prevalgono
- verità di fatto
- e cause efficienti
- esso è determinato, privo
di libertà.
- Nel mondo della coscienza, invece,
- c'è il regno della finalità,
- vi prevalgono le cause finali
Solo la coscienza è libera.
Anche Ravaisson distingue tra coscienza e
natura (realtà noumenica per gli autori appena visti). Ma la sua concezione di
libertà è differente
- Nel mondo della coscienza c’è la
libertà
- il mondo della natura è
determinato.
- (Ti ricorda Schelling? Anche a me...)
- L’abitudine discendendo gradualmente
dalle regioni più chiare della coscienza permea di libertà il mondo fenomenico
(della coscienza)
Secrétain distingue la libertà umana
dalla libertà divina
- La libertà umana è
condizionata
- abbiamo limiti, ad esempio non ci autoproduciamo...
- La libertà divina, è assoluta
- Anche qui viene in mente Schelling...
- Ma anche Leibniz: il punto di vista di Dio è molto
più ampio di quello umano e le cose che ci sembrano male sono parte
del migliore dei mondi possibili...
BERGSON sostanzialmente afferma che
- Quello che dicono i filosofi spiritualismo e descritti
è vero (coscienza libera e mondo determinato)
- ma ciò non dipende dalle definizioni sopraesposte:
- il divenire è libero, ma
- appena diventa divenuto perde la sua
libertà.
- Il divenire è qualcosa di continuamente nuovo e
creativo
- Il divenire è indefinibile
- se lo definiamo diventa divenuto, deciso, fatto…
- Il concetto di libertà Bergsoniano è òegato alla sua
tesi dell'imprevedibilità del futuro (e dello slancio vitale)
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Spiritualismo
|
Libertà
ALTRE TEORIE FILOSOFICHE SUL TEMPO
Ecco qualche cenno alle teorie del tempo che dovresti già
conoscere...
Per gli
antichi greci il tempo era ciclico (ciclo millenario)
Per Aristotele
il tempo praticamente non c'é. o almeno non è una sostanza nè una causa nè un
genere nè...
Agostino d’Ippona distingue tra
-
Tempo esterno
(convenzionale?)
-
e tempo interno
(successione di stati di coscienza, durata, divenire continuo)
La
sua concezione ha molto in comune con quella di Bergson, vero?
Per
Kant il tempo (come lo spazio) è
-
Principio a priori della sensibilità,
-
Forma a priori, trascendentale, non innata ma neanche solo acquisita.
Secondo
Newton si tratta di un
La teoria
del tempo di Einstein dovrebbe far parte del tuo programma di
fisica...
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tesina
sul tuo libro ci sono interessanti
spunti, cerca nell'indice analitico.
Conosci qualche altra
filosofia del tempo?
ANALOGICO E DIGITALE
Oggi molti oggetti e perfino il nostro linguaggio si
dividono in analogici e digitali
Analogico, si riferisce a cose non
numerizzate. Sono analogici
- Orologio a lancette che non scattano ma girano
- linguaggio delle parole
- il contenuto del messaggio che intendiamo trasmettere
- i dischi in vinile (a solchi)
- e, riferendoci a Bergson
- il tempo della vita
- la durata
- le società e morali aperte
Digitale in inglese, "digit" è il tasto
del calcolatore. Hanno qualcosa di digitale:
- Orologio a numeri o a lancette che scattano
- Linguaggio dei gesti
- i cd (dove il suono è scritto sotto forma di numeri
zero e uno)
- e, riferendoci a Bergson
- Il tempo "bastardo" della scienza
- società e morali chiuse
CONCLUSIONI
Considerando l’intuizione superiore all’intelletto
Bergson ricorda
- sia l’irrazionalismo
- sia lo spiritualismo francese.
Criticando la convenzionalità delle scienze Bergson compie
- il superamento del positivismo.
Le idee di Bergson hanno esercitato un influsso sulla
letteratura
- Marcel Proust e Paul Valery
In Bergson sono presenti filoni neoromantici:
- spiritualità autocreatrice (Fichte)
- natura irriducibile alla spiritualità.
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Parigi |
Proust | Valery
|
tempo e libertà