ARISTOTELE, l’essenziale. di P. Mussa

Quadro storico di riferimento

 Aristotele vive in un mondo profondamente diverso da quello, pur vicino nel tempo, del suo maestro Platone. La nuova epoca è caratterizzata da un progressivo

Vita (Stagira, Macedonia, 384 - Calcide, Eubea, 322 a.C.).


Per saperne di più > vita | fisica ! gadamer ! metafisica


Opere

Le opere costituiscono il corpus aristotelicum, probabilmente lasciato in eredità a Teofrasto e, dopo mille peripezie, riordinato e pubblicato da Andronico di Rodi.

Alcuni scritti, che compaiono nel corpus sotto lo stesso titolo, appartengono ad epoche e fasi differenti.

Tradizionalmente le opere di Aristotele sono così suddivise:

La disposizione materiale, l'organizzazione dei testi di Aristotele è diventata anche la tradizionale organizzazione (e divisione in branche) della stessa filosofia.

Le opere essoteriche, destinate alla pubblicazione, sono andate in buona parte perdute

Ci sono invece pervenuti gli scritti (detti esoterici
o acroamatici) dei quali Aristotele si servì nelle sue lezioni, rivolte a un pubblico selezionato di allievi. La fama di Aristotele è dovuta essenzialmente a questo secondo gruppo di opere, che fanno riferimento a insegnamenti relativi a quasi ogni campo del sapere.

Gli scritti acromatici possono essere così raggruppati:

1. I Trattati di logica
denominati Organon ("strumento"), poiché forniscono gli strumenti per una conoscenza certa:

.

2. Opere di fisica:



3. Filosofia prima o Metafisica  Dove si esaminano problemi filosofici che derivano dalla fisica come

Nell'edizione di Andronico furono raccolti sotto il titolo di Metafisica, poiché erano collocati dopo, in greco méta, le opere di Fisica. Tutti continuarono ad utilizzare il nuovo nome per questa scienza.

4. Opere morali, politiche, di poetica e di retorica:

Ancor oggi nei manuali la filosofia è spesso divisa in  logica (logo),  fisica (physis), metafisica (ontologia, teologia...) e filosofia pratica (etica e politica)


Per saperne di più > opere


Prima di iniziare ecco uno schematico confronto tra Aristotele e il suo maestro.

Se qualcosa ti pare incomprensibile, prendi nota e, alla fine del corso ritorna su questo schema e vedrai che tutto sarà molto più chiaro

(almeno spero...)

 

 

Platone
Aristotele

La conoscenza

Ha finalità politiche (il Liceo è scuola di formazione per politici) E' disinteressata, "la filosofia nasce dalla meraviglia"
Il filosofo Capo e legislatore (Repubblica) Scienziato, ricercatore, professore
Prevale Il momento politico educativo Il momento conoscitivo scientifico
Le idee Sono separate dalle cose, universali ed eterne. Sono la realtà Duplicano la realtà, argomento del terzo uomo
Il sapere C'è una precisa gerarchia delle conoscenze In un secondo tempo: pari dignità gnoseologica per tutte le scienze
I mondi Il mondo sensibile è un riflesso imperfetto dell’intelligibile Non c’é separazione tra mondo delle idee universali e il mondo degli oggetti individuali. Il mondo sensibile è fatto di sostanze prime i concetti sono il riflesso delle cose
La realtà Mimesi (imitazione, le cose imitano le idee) e metessi (partecipazione: genere e specie) Pari dignità ontologica per tutte le “regioni” della realtà, ciascuna delle quali ha princìpi propri
Metodo del filosofare Sistema aperto e filosofare problematico con interrogativi e soluzioni. Usa i miti e recupera la sapienza poetica Sistema chiuso, insieme fisso ed immutabile di verità rigidamente connesse. Speculazione rigorosamente razionale e specialistica
Scienze empiriche e naturali Non gli interessano, forte interesse per la matematica Passione per le scienze naturali e fenomeni fisici, pur tenendone in grande considerazione il metodo poca propensione per la matematica

Proverò a spiegare l'argomento del terzo uomo con un esempio
Ciò che tu pensi di te (l'idea che hai di te)è altro rispetto a ciò che io penso di te.
Ma ciò che tu pensi che io pensi di te è ancora un'altra cosa
Come del resto è un'altra cosa ciò che io penso che tu pensi che io penso di te...
Possiamo andare avanti così all'infinito.
Ma quante sono le idee che ti rappresentano?
Se Platone avesse ragione quante idee di te ci sarebbero nell'Iperuranio, e a quale di queste assomigli veramente tu?
Aristotele utilizzò questo argomento per mettere in discussione la teoria del suo maestro e giunse alla conclusione che le idee sono "sostanze seconde o terze o quarte" e sono loro ad assomigliare alla corrispondente sostanza prima (in questo caso TU).


 

Schema generale:

 

La scienza teoretica, ha come scopo il necessario:

la scienza teoretica, dunque, consiste in una ricerca delle "cause e dei principi primi".

 

Si divide in tre parti:

  1. filosofia prima (il termine metafisica non è aristotelico), che "considera l'essere, il "ciò che è" giacché è quello che è, e le condizioni che gli sono intrinseche". Si divide in quattro branche:

  2.  fisica che "si occupa di esseri non separati dalla materia né immobili"

  3. e matematica, scienza di ciò che è immutabile ma che non ha un'esistenza propria.


 

Le scienze pratiche hanno per oggetto il possibile.

Esse sono:


 

Le scienze poietiche.

 

ma riguardano le azioni volte alla produzione (pòiesis deriva da poièin = fare) di qualcosa,

 

Le scienze poietiche riguardano l'azione per altro, per produrre qualcosa, quindi sono le scienze degli artigiani e degli artisti.

Aristotele non parla molto delle scienze poietiche, forse perchè non lo interessavano molto. (La vita dell'artigiano non è valutata positivamente in tutto il mondo greco).

 

Uno dei libri attribuiti ad Aristotele ha per titolo la "Poietica", e non ci è pervenuta interamente.

Siccome il testo elenca le regole per scrivere in rima, si pensa che egli ritenesse utile e valida la poesia.


 

Eziologia

 

Dottrina delle quattro cause. Il divenire si attua attraverso quattro cause, specificazioni della sostanza:

Nei processi naturali causa formale, efficiente e finale sono una cosa sola: per esempio la pianta è, insieme, la forma, la causa efficiente e il fine della trasformazione del seme.

Nei processi artificiali le quattro cause possono essere distinte fra di loro, poiché ad esempio un conto è la statua (= causa formale), un conto è l’artista (= causa efficiente), un conto è il compenso o la gloria che si vuole raggiungere tramite essa (= causa finale).

 

Le cause erano già state intraviste dai pensatori precedenti: ad esempio la causa materiale e quella efficiente erano già state individuate dai fisici, la causa formale dai Pitagorici e da Platone, la causa finale da Anassagora e da Platone. Il torto delle filosofie precedenti è stato quello di aver insistito su una soltanto di quelle cause.


Per saperne di più > cause

 


Dottrina delle categorie

Le categorie sono le caratteristiche fondamentali e strutturali dell’essere, determinazioni generalissime che ogni essere ha e non può non avere.

Prova ad esempio ad applicarle alla tua persona, vedrai che possiedi tutte le categorie.

Esse sono 10, divise in due gruppi:

  • la sostanza, che fa gruppo a sé

  • e i 9 Accidenti

    • qualità,

    • quantità,

    • relazione,

    • agire,

    • subire,

    • dove (il luogo),

    • quando (il tempo),

    • avere, ossia lo stato (ad esempio "porta le scarpe")

    • giacere, essere in una certa situazione (ad esempio "sta seduto").

 

 

Concludiamo questa sintetica presentazione delle categorie con un ragionamento tipicamente aristotelico.

 

Il termine "essere", riferito alle categorie,

 

Piuttosto ostico?

Proviamo a fare un esempio concreto: mettiamo che la sostanza sia tu e la categoria sia il luogo in cui ti trovi

Il termine "essere", riferito alle categorie, In questo caso tu sei lì

pur non essendo univoco,

cioè avente un medesimo significato,

Infatti anche se tu fossi in un altro luogo la frase tu sei lì indicherebbe sempre dove sei...

non è neppure "equivoco" od "omonimo"

cioé che indica cose aventi significati diversi.

Del resto se tu sei lì non sei altrove
Ha una molteplicità di significati uniti fra di loro da un comune riferimento alla sostanza. La parola "lì" può indicare teoricamente infiniti luoghi ma ha senso solo se si riferisce alla sostanza che vi ci si trova (in questo caso tu)

 

Tutto chiaro?


Per saperne di più > categorie | schemi di Fabio Utili


Usiologia 

 

La sostanza è alla base dello studio dell’essere

La sostanza è l’equivalente ontologico del principio logico di non-contraddizione.

 

La sostanza è

Da essa si deve distinguere l’accidente


Per saperne di più > sostanza

 


Critica della dottrina delle idee


Vediamo ora di capire come stanno le cose per Aristotele...

 

L'unione di materia e forma: il sinolo, fa di ciascuna cosa ciò che è.

 

"sempre si passa da ciò che esiste in potenza a ciò che esiste in atto a causa di qualcosa che esiste in atto".

 

La causa efficiente fa sì che una cosa si attui secondo quello che è il proprio fine (causa finale).

 

In conclusione, non possiamo pensare qualcosa se non abbiamo

  1. una materia di cui è fatta,

  2. una forma che la definisce,

  3. una causa che la produce,

  4. e un fine cui essa tende.

 


per saperne di più > critiche


Teologia

 

Dio è

 

 

Il Dio di Aristotele


Per saperne di più > Demiurgo | Dio | Sfere celesti


Logica

Più che una scienza accanto alle altre, la logica è lo strumento (òrganon) che deve rendere possibili "ragionamenti corretti" in tutti gli ambiti scientifici.

A questo argomento, come hai visto sopra, Aristotele dedica cinque gruppi di opere.

 

La logica analizza il linguaggio indipendentemente dal suo contenuto di verità, il costrutto.

I giudizi sono costituiti da soggetto e predicato.

 

Il rapporto tra proposizioni universali e particolari risulta dal "quadrato degli opposti", schema, costruito dai logici medioevali, rispettando la dottrina aristotelica.

 

Osserva e rifletti:

Schema

Quattro tipi di proposizioni

quadrato degli opposti

 

 

 

N

 

univers

a

l

E

 

 

D

F

 

G

 

 

 

part

I

c

o

Lare

 

R

M

O

 

 

 

In latino affermo si dice   ADFIRMO
 
  • A: Universale affermativa (Tutti gli studenti sono diligentissimi)

  • E: Universale negativa (Nessuna studentessa è distratta)

  • I : Particolare affermativa (Almeno una studentessa è eccellente)

  • O: Particolare negativa (Almeno uno studente non è presente )

 

Vero e falso

I termini e i concetti,

 

Se il vero e il il falso nascono solo con proposizioni e giudizi,

 

I sillogismi

 

Osserva attentamente lo schema

 

 

medio

 

predicato

 

1 premessa

Chi è in 3° liceo

È

simpatico

 

2 premessa

Genoveffa

È

In 3° liceo

medio

Conclusione

Genoveffa

È

simpatica

 

 

soggetto

 

predicato

 

 

Figure e modi del sillogismo: I termini medi sono sempre solo nelle premesse. Possono essere disposti in quattro modi

 

1 premessa

 

M

 

 

 

M

 

M

 

 

 

M

2 premessa

 

 

M

 

 

M

 

M

 

 

M

 

 

La prima figura , ad esempio, è quella in cui

Nella seconda figura il medio funge da predicato in entrambe e così via …

 

Attraverso queste figure si possono individuare i modi validi, ossia tutte le possibili combinazioni in cui premesse e conclusioni formano un’interferenza corretta.

La validità di un sillogismo, tuttavia non se ne garantisce, ovviamente, la verità.

 

I logici medievali utilizzavano quattro gruppi di parole il significato delle cui vocali e consonanti indicava tutti i modi validi, e tante altre cose. Memorizzando queste "parole magiche" e sapendole utilizzare erano in grado di riconoscere la validità dei ragionamenti indipendentemente dal loro contenuto di verità...


Assiomi: proposizioni vere di verità intuitiva, che risultano comuni a più scienze,

Questi principi logici generalissimi


 

Definizioni: predicano di un concetto (ad esempio uomo)


Induzione o deduzione?

L'induzione è il procedimento che va dal particolare all’universale

 

La deduzione va dall’universale al particolare.

 


Per saperne di più, oltre all'interessante capitolo del tuo libro di testo puoi dare un'occhiata a questa pagine web > logica aristotelica | storia della logica | corso di logica e automi


Ed ora un po' di fisica Aristotelica.

 

Movimenti: sono di quattro tipi

 

Perché il moto sia possibile è necessario porre cinque principi:

  1. materia o sostrato del moto,

  2. forma

  3. e privazione. Il sostrato passa dalla privazione della forma alla forma. Forma e materia sono cause, la privazione è il principio del mutamento in quanto indica la mancanza di una forma in un soggetto avente già una forma.

  4. Ogni movimento, poi comporta una causa efficiente

  5. e un fine

 

Aristotele non conosceva il principio d'inerzia, (scoperto nel '600) e pensava che nel moto il motore dovesse essere a contatto col mosso.

 

Il vuoto: "luogo privato di corpo" non è neppure pensabile, quindi

 

L’universo è perfetto, finito, unico ed eterno.

Esso comprende

 

Aristotele giustifica in tre modi la perfezione dell'universo:


Per saperrne di più > Sfere celesti


 

Qualche cenno di psicologia e gnoseologia

 

Anime:

Come dovresti già sapere ogni essere sensibile è sinolo di materia e forma.

 

Come forma, l'anima

 

La materia è il corpo. L'anima, forma del corpo, non esiste separata dal corpo.

 

L’anima ha tre funzioni:

  1. vegetativa (potenza nutritiva e riproduttiva), propria di tutti gli esseri viventi;

  2. sensitiva (sensibilità e il movimento) propria degli animali e dell’uomo;

  3. intellettiva propria dell’uomo.

 

Le funzioni più elevate possono far le veci delle funzioni inferiori, ma non viceversa: nell’uomo l’anima intellettiva compie anche le funzioni che negli animali sono compiute dall’anima sensitiva e nelle piante da quella vegetativa.

 

La conoscenza sensibile è propria dell’anima sensitiva.

 

Per ognuno dei cinque sensi vi è un sensibile proprio (il suono per l'udito, i colori per la vista, ecc.).

 

Le singole e diverse sensazioni trovano il loro principio unificatore

 

La sensazione si conserva nella memoria ove dall'accostamento di sensazioni diverse nasce l'esperienza della successione temporale.

 

L’immaginazione o fantasia, muovendo dalle sensazioni, costruisce oggetti non presenti ai sensi, immagini quindi di cose reali o irreali.

 

La conoscenza intellettuale: è propria dell'anima intellettiva o intelletto. Di questa dottrina esistono più di un’interpretazione.

 

 


Per saperne di più > De anima | schema psicologia di Fabio Utili


 

La virtù (in greco aretè)  è la capacità di attuare pienamente la propria natura

 

La natura propria dell'uomo è la razionalità, l'uomo virtuoso si realizza come razionalità.

 

Le virtù sonodivise in due gruppi

  1. etiche (da èthos, costume, che si attuano entro l'ambito dello stesso mondo degli uomini),

  2. dianoetiche. (della conoscenza intellettuale).

 

Le virtù etiche: "disposizione a scegliere il giusto mezzo adeguato alla nostra natura, quale è determinato dalla ragione, e quale potrebbe determinarlo il saggio". Migliorano con l’esercizio. Esse sono:

 

Vitrù etiche

Coraggio

Temperanza

Liberalità

Magnanimità

Mansuetudine

La Giustizia è virtù intiera, perfetta

Sono giusto mezzo tra

Viltà

Intemperanza

Avarizia

Vanità

Irascibilità

Distributiva (beni e onori secondo i meriti)

Commutativa (contratti volontari e involontari)

Temerarietà

Insensibilità

Prodigalità

Umiltà

Indolenza

 

Ci sono due tipi di giustizia

 

Il diritto è fondato sulla giustizia.

 

Le virtù dianoetiche (intellettive) sono proprie dell’anima razionale.

 

virtù dianoetiche

scienza

arte

saggezza

Intelligenza

Sapienza

è la capacità

dimostrativa (Apodittica)

Razionale, produrre oggetti (Techne)

Ragionare e agire sui beni umani

Cogliere i principi primi delle scienze

Cogliere le cose più alte ed universali

Ha per fine

Il necessario e l’eterno

Fine esterno, fuori di sé

Trovare il giusto mezzo etico

Il sapere

scienza + intelligenza

 

Felicità: Poiché la virtù come attività propria dell’uomo è la stessa felicità, la felicità più alta consisterà nella virtù più alta e la virtù più alta è quella teoretica, che culmina nella sapienza. Il sapiente basta a se stesso e non ha bisogno, per coltivare ed estendere la sua sapienza, di nulla che non abbia in se stesso.


Per saperne di più > virtù | etica nicomachea


 

Politica: studia come l'uomo si costituisca in Stato, come realizzi concretamente l'eticità.

 

L'uomo è per natura animale politico, lo Stato, quindi

 

Due schemi

 

Forme naturali di associazione

Famiglia

Villaggio

Stato

Nasce dai bisogni immediati della vita

Unione di più famiglie finalizzata ad un'utilità meno angusta

Fine cui tendono le associazioni inferiori, pur realizzandosi concretamente solo al termine del processo, è il "prima" che fa essere il "dopo".

 

Tipi di costituzione o governo

Monarchia

Aristocrazia

Politèia

Governo di uno solo

Governo dei migliori

Governo dei più, del ceto medio (non della maggioranza)

Possono degenerare in:

Tirannide

Oligarchia (ricchi)

Democrazia (Governo demagogico)

 

Politèia in greco ha diversi significati e sfumature: tra gli altri, "vita politica", "governo", "Stato", "repubblica", "governo democratico", "costituzione".


Per saperne di più > Politica | città | brani


 

 

Ripasso per parole chiave

 

accidente

anima

assiomi

atto

potenza

categorie

causa

classe media

conoscenza

contratti

costituzioni

definizione

dio

diritto

entelechìa

etere

etica

eziologia

felicità

filosofia prima

fisica

giustizia

giusto mezzo

hýle

hypochèimenon

immaginazione

induzione

intelletto attivo

matematica

metafisica

moto

opere

òrganon

perìpatos

politica

principi

Privazione

Proposizioni

Retorica

scienze

senso comune

sillogismo

sinolo

sostrato

tabula rasa

tèchne

universali

usiologia

virtù

etiche

dianoetiche

MATERIA

FORMA

SOSTANZA

 

Qualche sito su Aristotele

 

Filosofico.netVita, pensiero e opere.

MondodomaniDiversi aspetti del pensiero

 

UnibaPensiero e vita (SWIF).
 

EMSFVita, sintesi del pensiero, opere e brani antologici. (EMSF)
 

HermesNetScheda biografica e pensiero
 

MediatimeVita e opere.

 
FabiotulliSchemi riassuntivi.
 

IEPThe Internet Encyclopedia of Philosophy.

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ARISTOTELE, l’essenziale. di P. Mussa

Quadro storico di riferimento

 Aristotele vive in un mondo profondamente diverso da quello, pur vicino nel tempo, del suo maestro Platone. La nuova epoca è caratterizzata da un progressivo

Vita (Stagira, Macedonia, 384 - Calcide, Eubea, 322 a.C.).


Per saperne di più > vita | fisica ! gadamer ! metafisica


Opere

Le opere costituiscono il corpus aristotelicum, probabilmente lasciato in eredità a Teofrasto e, dopo mille peripezie, riordinato e pubblicato da Andronico di Rodi.

Alcuni scritti, che compaiono nel corpus sotto lo stesso titolo, appartengono ad epoche e fasi differenti.

Tradizionalmente le opere di Aristotele sono così suddivise:

La disposizione materiale, l'organizzazione dei testi di Aristotele è diventata anche la tradizionale organizzazione (e divisione in branche) della stessa filosofia.

Le opere essoteriche, destinate alla pubblicazione, sono andate in buona parte perdute

Ci sono invece pervenuti gli scritti (detti esoterici
o acroamatici) dei quali Aristotele si servì nelle sue lezioni, rivolte a un pubblico selezionato di allievi. La fama di Aristotele è dovuta essenzialmente a questo secondo gruppo di opere, che fanno riferimento a insegnamenti relativi a quasi ogni campo del sapere.

Gli scritti acromatici possono essere così raggruppati:

1. I Trattati di logica
denominati Organon ("strumento"), poiché forniscono gli strumenti per una conoscenza certa:

.

2. Opere di fisica:



3. Filosofia prima o Metafisica  Dove si esaminano problemi filosofici che derivano dalla fisica come

Nell'edizione di Andronico furono raccolti sotto il titolo di Metafisica, poiché erano collocati dopo, in greco méta, le opere di Fisica. Tutti continuarono ad utilizzare il nuovo nome per questa scienza.

4. Opere morali, politiche, di poetica e di retorica:

Ancor oggi nei manuali la filosofia è spesso divisa in  logica (logo),  fisica (physis), metafisica (ontologia, teologia...) e filosofia pratica (etica e politica)


Per saperne di più > opere


Prima di iniziare ecco uno schematico confronto tra Aristotele e il suo maestro.

Se qualcosa ti pare incomprensibile, prendi nota e, alla fine del corso ritorna su questo schema e vedrai che tutto sarà molto più chiaro

(almeno spero...)

 

 

Platone
Aristotele

La conoscenza

Ha finalità politiche (il Liceo è scuola di formazione per politici) E' disinteressata, "la filosofia nasce dalla meraviglia"
Il filosofo Capo e legislatore (Repubblica) Scienziato, ricercatore, professore
Prevale Il momento politico educativo Il momento conoscitivo scientifico
Le idee Sono separate dalle cose, universali ed eterne. Sono la realtà Duplicano la realtà, argomento del terzo uomo
Il sapere C'è una precisa gerarchia delle conoscenze In un secondo tempo: pari dignità gnoseologica per tutte le scienze
I mondi Il mondo sensibile è un riflesso imperfetto dell’intelligibile Non c’é separazione tra mondo delle idee universali e il mondo degli oggetti individuali. Il mondo sensibile è fatto di sostanze prime i concetti sono il riflesso delle cose
La realtà Mimesi (imitazione, le cose imitano le idee) e metessi (partecipazione: genere e specie) Pari dignità ontologica per tutte le “regioni” della realtà, ciascuna delle quali ha princìpi propri
Metodo del filosofare Sistema aperto e filosofare problematico con interrogativi e soluzioni. Usa i miti e recupera la sapienza poetica Sistema chiuso, insieme fisso ed immutabile di verità rigidamente connesse. Speculazione rigorosamente razionale e specialistica
Scienze empiriche e naturali Non gli interessano, forte interesse per la matematica Passione per le scienze naturali e fenomeni fisici, pur tenendone in grande considerazione il metodo poca propensione per la matematica

Proverò a spiegare l'argomento del terzo uomo con un esempio
Ciò che tu pensi di te (l'idea che hai di te)è altro rispetto a ciò che io penso di te.
Ma ciò che tu pensi che io pensi di te è ancora un'altra cosa
Come del resto è un'altra cosa ciò che io penso che tu pensi che io penso di te...
Possiamo andare avanti così all'infinito.
Ma quante sono le idee che ti rappresentano?
Se Platone avesse ragione quante idee di te ci sarebbero nell'Iperuranio, e a quale di queste assomigli veramente tu?
Aristotele utilizzò questo argomento per mettere in discussione la teoria del suo maestro e giunse alla conclusione che le idee sono "sostanze seconde o terze o quarte" e sono loro ad assomigliare alla corrispondente sostanza prima (in questo caso TU).


 

Schema generale:

 

La scienza teoretica, ha come scopo il necessario:

la scienza teoretica, dunque, consiste in una ricerca delle "cause e dei principi primi".

 

Si divide in tre parti:

  1. filosofia prima (il termine metafisica non è aristotelico), che "considera l'essere, il "ciò che è" giacché è quello che è, e le condizioni che gli sono intrinseche". Si divide in quattro branche:

  2.  fisica che "si occupa di esseri non separati dalla materia né immobili"

  3. e matematica, scienza di ciò che è immutabile ma che non ha un'esistenza propria.


 

Le scienze pratiche hanno per oggetto il possibile.

Esse sono:


 

Le scienze poietiche.

 

ma riguardano le azioni volte alla produzione (pòiesis deriva da poièin = fare) di qualcosa,

 

Le scienze poietiche riguardano l'azione per altro, per produrre qualcosa, quindi sono le scienze degli artigiani e degli artisti.

Aristotele non parla molto delle scienze poietiche, forse perchè non lo interessavano molto. (La vita dell'artigiano non è valutata positivamente in tutto il mondo greco).

 

Uno dei libri attribuiti ad Aristotele ha per titolo la "Poietica", e non ci è pervenuta interamente.

Siccome il testo elenca le regole per scrivere in rima, si pensa che egli ritenesse utile e valida la poesia.


 

Eziologia

 

Dottrina delle quattro cause. Il divenire si attua attraverso quattro cause, specificazioni della sostanza:

Nei processi naturali causa formale, efficiente e finale sono una cosa sola: per esempio la pianta è, insieme, la forma, la causa efficiente e il fine della trasformazione del seme.

Nei processi artificiali le quattro cause possono essere distinte fra di loro, poiché ad esempio un conto è la statua (= causa formale), un conto è l’artista (= causa efficiente), un conto è il compenso o la gloria che si vuole raggiungere tramite essa (= causa finale).

 

Le cause erano già state intraviste dai pensatori precedenti: ad esempio la causa materiale e quella efficiente erano già state individuate dai fisici, la causa formale dai Pitagorici e da Platone, la causa finale da Anassagora e da Platone. Il torto delle filosofie precedenti è stato quello di aver insistito su una soltanto di quelle cause.


Per saperne di più > cause

 


Dottrina delle categorie

Le categorie sono le caratteristiche fondamentali e strutturali dell’essere, determinazioni generalissime che ogni essere ha e non può non avere.

Prova ad esempio ad applicarle alla tua persona, vedrai che possiedi tutte le categorie.

Esse sono 10, divise in due gruppi:

  • la sostanza, che fa gruppo a sé

  • e i 9 Accidenti

    • qualità,

    • quantità,

    • relazione,

    • agire,

    • subire,

    • dove (il luogo),

    • quando (il tempo),

    • avere, ossia lo stato (ad esempio "porta le scarpe")

    • giacere, essere in una certa situazione (ad esempio "sta seduto").

 

 

Concludiamo questa sintetica presentazione delle categorie con un ragionamento tipicamente aristotelico.

 

Il termine "essere", riferito alle categorie,

 

Piuttosto ostico?

Proviamo a fare un esempio concreto: mettiamo che la sostanza sia tu e la categoria sia il luogo in cui ti trovi

Il termine "essere", riferito alle categorie, In questo caso tu sei lì

pur non essendo univoco,

cioè avente un medesimo significato,

Infatti anche se tu fossi in un altro luogo la frase tu sei lì indicherebbe sempre dove sei...

non è neppure "equivoco" od "omonimo"

cioé che indica cose aventi significati diversi.

Del resto se tu sei lì non sei altrove
Ha una molteplicità di significati uniti fra di loro da un comune riferimento alla sostanza. La parola "lì" può indicare teoricamente infiniti luoghi ma ha senso solo se si riferisce alla sostanza che vi ci si trova (in questo caso tu)

 

Tutto chiaro?


Per saperne di più > categorie | schemi di Fabio Utili


Usiologia 

 

La sostanza è alla base dello studio dell’essere

La sostanza è l’equivalente ontologico del principio logico di non-contraddizione.

 

La sostanza è

Da essa si deve distinguere l’accidente


Per saperne di più > sostanza

 


Critica della dottrina delle idee


Vediamo ora di capire come stanno le cose per Aristotele...

 

L'unione di materia e forma: il sinolo, fa di ciascuna cosa ciò che è.

 

"sempre si passa da ciò che esiste in potenza a ciò che esiste in atto a causa di qualcosa che esiste in atto".

 

La causa efficiente fa sì che una cosa si attui secondo quello che è il proprio fine (causa finale).

 

In conclusione, non possiamo pensare qualcosa se non abbiamo

  1. una materia di cui è fatta,

  2. una forma che la definisce,

  3. una causa che la produce,

  4. e un fine cui essa tende.

 


per saperne di più > critiche


Teologia

 

Dio è

 

 

Il Dio di Aristotele


Per saperne di più > Demiurgo | Dio | Sfere celesti


Logica

Più che una scienza accanto alle altre, la logica è lo strumento (òrganon) che deve rendere possibili "ragionamenti corretti" in tutti gli ambiti scientifici.

A questo argomento, come hai visto sopra, Aristotele dedica cinque gruppi di opere.

 

La logica analizza il linguaggio indipendentemente dal suo contenuto di verità, il costrutto.

I giudizi sono costituiti da soggetto e predicato.

 

Il rapporto tra proposizioni universali e particolari risulta dal "quadrato degli opposti", schema, costruito dai logici medioevali, rispettando la dottrina aristotelica.

 

Osserva e rifletti:

Schema

Quattro tipi di proposizioni

quadrato degli opposti

 

 

 

N

 

univers

a

l

E

 

 

D

F

 

G

 

 

 

part

I

c

o

Lare

 

R

M

O

 

 

 

In latino affermo si dice   ADFIRMO
 
  • A: Universale affermativa (Tutti gli studenti sono diligentissimi)

  • E: Universale negativa (Nessuna studentessa è distratta)

  • I : Particolare affermativa (Almeno una studentessa è eccellente)

  • O: Particolare negativa (Almeno uno studente non è presente )

 

Vero e falso

I termini e i concetti,

 

Se il vero e il il falso nascono solo con proposizioni e giudizi,

 

I sillogismi

 

Osserva attentamente lo schema

 

 

medio

 

predicato

 

1 premessa

Chi è in 3° liceo

È

simpatico

 

2 premessa

Genoveffa

È

In 3° liceo

medio

Conclusione

Genoveffa

È

simpatica

 

 

soggetto

 

predicato

 

 

Figure e modi del sillogismo: I termini medi sono sempre solo nelle premesse. Possono essere disposti in quattro modi

 

1 premessa

 

M

 

 

 

M

 

M

 

 

 

M

2 premessa

 

 

M

 

 

M

 

M

 

 

M

 

 

La prima figura , ad esempio, è quella in cui

Nella seconda figura il medio funge da predicato in entrambe e così via …

 

Attraverso queste figure si possono individuare i modi validi, ossia tutte le possibili combinazioni in cui premesse e conclusioni formano un’interferenza corretta.

La validità di un sillogismo, tuttavia non se ne garantisce, ovviamente, la verità.

 

I logici medievali utilizzavano quattro gruppi di parole il significato delle cui vocali e consonanti indicava tutti i modi validi, e tante altre cose. Memorizzando queste "parole magiche" e sapendole utilizzare erano in grado di riconoscere la validità dei ragionamenti indipendentemente dal loro contenuto di verità...


Assiomi: proposizioni vere di verità intuitiva, che risultano comuni a più scienze,

Questi principi logici generalissimi


 

Definizioni: predicano di un concetto (ad esempio uomo)


Induzione o deduzione?

L'induzione è il procedimento che va dal particolare all’universale

 

La deduzione va dall’universale al particolare.

 


Per saperne di più, oltre all'interessante capitolo del tuo libro di testo puoi dare un'occhiata a questa pagine web > logica aristotelica | storia della logica | corso di logica e automi


Ed ora un po' di fisica Aristotelica.

 

Movimenti: sono di quattro tipi

 

Perché il moto sia possibile è necessario porre cinque principi:

  1. materia o sostrato del moto,

  2. forma

  3. e privazione. Il sostrato passa dalla privazione della forma alla forma. Forma e materia sono cause, la privazione è il principio del mutamento in quanto indica la mancanza di una forma in un soggetto avente già una forma.

  4. Ogni movimento, poi comporta una causa efficiente

  5. e un fine

 

Aristotele non conosceva il principio d'inerzia, (scoperto nel '600) e pensava che nel moto il motore dovesse essere a contatto col mosso.

 

Il vuoto: "luogo privato di corpo" non è neppure pensabile, quindi

 

L’universo è perfetto, finito, unico ed eterno.

Esso comprende

 

Aristotele giustifica in tre modi la perfezione dell'universo:


Per saperrne di più > Sfere celesti


 

Qualche cenno di psicologia e gnoseologia

 

Anime:

Come dovresti già sapere ogni essere sensibile è sinolo di materia e forma.

 

Come forma, l'anima

 

La materia è il corpo. L'anima, forma del corpo, non esiste separata dal corpo.

 

L’anima ha tre funzioni:

  1. vegetativa (potenza nutritiva e riproduttiva), propria di tutti gli esseri viventi;

  2. sensitiva (sensibilità e il movimento) propria degli animali e dell’uomo;

  3. intellettiva propria dell’uomo.

 

Le funzioni più elevate possono far le veci delle funzioni inferiori, ma non viceversa: nell’uomo l’anima intellettiva compie anche le funzioni che negli animali sono compiute dall’anima sensitiva e nelle piante da quella vegetativa.

 

La conoscenza sensibile è propria dell’anima sensitiva.

 

Per ognuno dei cinque sensi vi è un sensibile proprio (il suono per l'udito, i colori per la vista, ecc.).

 

Le singole e diverse sensazioni trovano il loro principio unificatore

 

La sensazione si conserva nella memoria ove dall'accostamento di sensazioni diverse nasce l'esperienza della successione temporale.

 

L’immaginazione o fantasia, muovendo dalle sensazioni, costruisce oggetti non presenti ai sensi, immagini quindi di cose reali o irreali.

 

La conoscenza intellettuale: è propria dell'anima intellettiva o intelletto. Di questa dottrina esistono più di un’interpretazione.

 

 


Per saperne di più > De anima | schema psicologia di Fabio Utili


 

La virtù (in greco aretè)  è la capacità di attuare pienamente la propria natura

 

La natura propria dell'uomo è la razionalità, l'uomo virtuoso si realizza come razionalità.

 

Le virtù sonodivise in due gruppi

  1. etiche (da èthos, costume, che si attuano entro l'ambito dello stesso mondo degli uomini),

  2. dianoetiche. (della conoscenza intellettuale).

 

Le virtù etiche: "disposizione a scegliere il giusto mezzo adeguato alla nostra natura, quale è determinato dalla ragione, e quale potrebbe determinarlo il saggio". Migliorano con l’esercizio. Esse sono:

 

Vitrù etiche

Coraggio

Temperanza

Liberalità

Magnanimità

Mansuetudine

La Giustizia è virtù intiera, perfetta

Sono giusto mezzo tra

Viltà

Intemperanza

Avarizia

Vanità

Irascibilità

Distributiva (beni e onori secondo i meriti)

Commutativa (contratti volontari e involontari)

Temerarietà

Insensibilità

Prodigalità

Umiltà

Indolenza

 

Ci sono due tipi di giustizia

 

Il diritto è fondato sulla giustizia.

 

Le virtù dianoetiche (intellettive) sono proprie dell’anima razionale.

 

virtù dianoetiche

scienza

arte

saggezza

Intelligenza

Sapienza

è la capacità

dimostrativa (Apodittica)

Razionale, produrre oggetti (Techne)

Ragionare e agire sui beni umani

Cogliere i principi primi delle scienze

Cogliere le cose più alte ed universali

Ha per fine

Il necessario e l’eterno

Fine esterno, fuori di sé

Trovare il giusto mezzo etico

Il sapere

scienza + intelligenza

 

Felicità: Poiché la virtù come attività propria dell’uomo è la stessa felicità, la felicità più alta consisterà nella virtù più alta e la virtù più alta è quella teoretica, che culmina nella sapienza. Il sapiente basta a se stesso e non ha bisogno, per coltivare ed estendere la sua sapienza, di nulla che non abbia in se stesso.


Per saperne di più > virtù | etica nicomachea


 

Politica: studia come l'uomo si costituisca in Stato, come realizzi concretamente l'eticità.

 

L'uomo è per natura animale politico, lo Stato, quindi

 

Due schemi

 

Forme naturali di associazione

Famiglia

Villaggio

Stato

Nasce dai bisogni immediati della vita

Unione di più famiglie finalizzata ad un'utilità meno angusta

Fine cui tendono le associazioni inferiori, pur realizzandosi concretamente solo al termine del processo, è il "prima" che fa essere il "dopo".

 

Tipi di costituzione o governo

Monarchia

Aristocrazia

Politèia

Governo di uno solo

Governo dei migliori

Governo dei più, del ceto medio (non della maggioranza)

Possono degenerare in:

Tirannide

Oligarchia (ricchi)

Democrazia (Governo demagogico)

 

Politèia in greco ha diversi significati e sfumature: tra gli altri, "vita politica", "governo", "Stato", "repubblica", "governo democratico", "costituzione".


Per saperne di più > Politica | città | brani


 

 

Ripasso per parole chiave

 

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etiche

dianoetiche

MATERIA

FORMA

SOSTANZA

 

Qualche sito su Aristotele

 

Filosofico.netVita, pensiero e opere.

MondodomaniDiversi aspetti del pensiero

 

UnibaPensiero e vita (SWIF).
 

EMSFVita, sintesi del pensiero, opere e brani antologici. (EMSF)
 

HermesNetScheda biografica e pensiero
 

MediatimeVita e opere.

 
FabiotulliSchemi riassuntivi.
 

IEPThe Internet Encyclopedia of Philosophy.