5 Pitagora, Senofane ed Eraclito
di P. Mussa
Þ Pitagora (Samo,
verso il 575 a.c.) Probabilmente viaggiò in Egitto ed in oriente (la sua
filosofia lo dimostrerebbe) Di sicuro sappiamo che verso i 40 anni emigrò a Crotone
dove fondò la sua scuola e divenne famoso. Su di lui furono scritte molte cose
fantasiose
Sul piano propriamente scientifico noi possiamo attribuirgli
nulla con assoluta certezza perché la scoperte della sua scuola furono frutto
di lavoro collettivo
La tradizione gli attribuisce la scoperta del famoso
teorema e dell’ottava musicale.
Pitagora fu la prima e più
famosa “Auctoritas” della storia della filosofia. I suoi allievi dovevano
ascoltare ed imparare senza discutere. Un esempio per capire: il capo dei suoi
matematici, Ippaso fu espulso (Qualcuno dice ucciso) per aver divulgato i
numeri irrazionali contro il parere del suo maestro...
Þ I Pitagorici
Più che di Pitagora
bisognerebbe parlare di scuole pitagoriche o di pitagorici, allievi di un
filosofo - sacerdote - oracolo - educatore ed uomo politico. Più che una
filosofia quella dei pitagorici era un modo di vivere, una pratica
Principali temi delle scuole pitagoriche (da completare dopo aver letto da p. 69 a p. 73) |
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1)
L’arché è il |
(Esprimere) |
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numero
perché: |
(Capire) |
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2) Il pari
è im- |
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perfetto |
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1= punto, intelli- |
2= LINEA, |
3= |
4 = |
3)
Corrispondenze |
genza |
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magico -
religiose |
5= |
7= |
9= |
10= |
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4) Pari e
dispari |
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5) La metempsi- |
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cosi |
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Di Þ Senofane (Colofone, 570 circa a.c.)conserviamo solo alcuni frammenti di
composizioni satiriche. Per Eraclito era un falso sapiente, per Platone e
Aristotele fu il maestro di Parmenide.
Il tema centrale dei frammenti in nostro possesso è la critica alla religione pubblica greca. In particolare, Senofane critica l’antropocentrismo ( e l’antropomorfismo)
Þ Eraclito, soprannominato l’oscuro, visse ad Efeso tra il 540 e il 480 a.c.
Aveva un caratteraccio. Detestava gli Efesini che avevano cacciato il suo carissimo amico (!?) Ermodoro perché era il migliore di tutti.
Qui puoi sintetizzare qualche aneddoto sul
carattere di Eraclito |
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Riteneva che la verità
andasse ricercata superando le false opinioni degli uomini.
Per lui il principio è il Logos (parola
greca che ha almeno tre significati)
Legge |
Ragione |
Linguaggio |
Il fuoco è l’elemento
naturale più adatto a rappresentare il logos
Scrisse molti AFORISMI
(v. p. 92) che potrebbero essere raggruppati in temi principali o dottrine:
Vicino ad ogni tematica ricopia l’aforisma che ti
sembra più significativo tra quelli riportati sul libro da p. 92 |
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L’ignoranza umana |
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Il logos |
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L’unità dei contrari |
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Il divenire |
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Il fuoco |
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Qui puoi scrivere tue falsi aforismi inventandoli o estraendoli da testi che conosci. |
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(Dal libro di De Crescenzo “Storia della filosofia
greca” - Oscar Mondadori)
... Giunto all’età di
sessant’anni si ammalò di idropisia: si gonfiò sempre più di acqua e fu
costretto a ritornare in paese per farsi curare. Diciamo subito che il vecchio
Eraclito non aveva mai avuto troppa simpatia per i medici. Tra i suoi frammenti
ce n’è uno che dice: “costoro non solo ti tagliano e ti bruciano ma pretendono
pure di essere pagati”. Inoltre anni di solitudine lo avevano disabituato al
colloquio col prossimo. Fu così che, anche in presenza dei medici, si mise a
parlare per enigmi: chiese se ci fosse qualcuno in grado di mutare
un’inondazione in una siccità. Quelli non capirono niente e lui li mandò al
diavolo.